Una bolletta elettrica di circa 500.000 euro corrispondente allo scorso agosto ha costretto alla chiusura la famosa catena alberghiera Caroli Hotels, in Puglia.
Considerata un pioniere nel settore dell’ospitalità in Italia, l’azienda è stata fondata nel 1966 e impiega 275 persone. Secondo il suo amministratore delegato, Attilio Caputo, i costi sproporzionati “hanno eroso i margini di profitto” e rendono impossibile garantire la continuità operativa.
“A causa degli alti costi dell’elettricità, la nostra storica catena alberghiera sta chiudendo dopo quasi sessant’anni di attività interrotta”, ha detto Caputo.
In una situazione come questa, i prestiti bancari non possono fare la differenza, mentre l’installazione di impianti fotovoltaici che consentono l’utilizzo dell’energia solare non è stata ancora autorizzata dalle autorità locali.
Secondo quanto riferito dal Corriere della Sera, la società ha inviato un comunicato alla prefettura di Lecce in cui indica che smetterà di fornire tutti i servizi di ospitalità ai nuovi clienti e che solo i contratti esistenti e firmati saranno rispettati fino alla loro scadenza.
Il direttore auspica che “il ritorno alla normalità crei le condizioni per riprendere il lavoro” e ha espresso la sua gratitudine ai dipendenti della catena alberghiera, che saranno i primi interessati dalla decisione.
L’Unione europea si trova ad affrontare una crisi energetica, aggravata dall’imposizione di sanzioni alla Russia, che si traduce in prezzi dell’energia più elevati, che hanno un impatto sul costo della vita.