fallimento signature bank

Le autorità di regolamentazione statali hanno chiuso la Signature Bank con sede a New York appena due giorni dopo che la Silicon Valley Bank (SVB) ha messo in scena il più grande fallimento bancario statunitense dalla crisi finanziaria globale più di un decennio fa.

La banca “è stata chiusa oggi dalle sue autorità statutarie. Tutti i depositanti di questa istituzione saranno risarciti. Come con la risoluzione della Silicon Valley Bank, il contribuente non subirà alcuna perdita”, hanno annunciato il Dipartimento del Tesoro, la Federal Reserve e la Federal Deposit Insurance Corporation (FDIC) in una dichiarazione congiunta rilasciata questa domenica.

Il Dipartimento dei servizi finanziari (DFS) di New York ha dichiarato nel proprio rapporto di aver preso possesso di Signature Bank, che al 31 dicembre 2022 aveva circa 110,36 miliardi di dollari di attività totali e 88,59 miliardi di dollari di depositi.

“DFS collabora strettamente con tutte le entità regolamentate alla luce degli sviluppi del mercato, monitora le tendenze del mercato e lavora a stretto contatto con altri regolatori statali e federali per proteggere i consumatori, garantire la salute delle entità che regoliamo e preservare la stabilità del sistema finanziario globale”, dice l’organizzazione.

Il dipartimento di regolamentazione ha anche nominato la FDIC come curatore affinché abbia a sua disposizione le attività della banca chiusa.

A sua volta, quest’ultimo ha determinato la banca successore di Signature Bank, che consentirà ai clienti di accedere ai propri soldi questo lunedì. L’agenzia ha specificato che i depositanti e i mutuatari della Signature Bank diventeranno automaticamente clienti della banca ponte.

Secondo l’agenzia, il crollo della Signature Bank è il terzo più grande fallimento nella storia bancaria degli Stati Uniti e finora la banca stessa non ha ancora commentato la situazione.

Scivolano le Borse europee: Milano -4,2%

Scivolano le Borse europee, che continuano a pagare lo shock innescato sul mercato dal fallimento di Silicon Valley Bank (SVB) e adesso anche quello di Signature Bank, e dai timori di ulteriori contagi al sistema finanziario, americano e globale. Parigi cede il 2%, Londra l’1,7% , Francoforte il 2,2%, mentre Milano indossa la maglia nera,con il Ftse Mib che cede il 4,2%, affossato dal peso dei bancari sull’indice. Raffica di sospensioni al ribasso con Bper (-8,7%), Mps (-8,9%). Mediobanca (-5,7%), Poste(-4,8%) in asta di volatilità. Ribassi superiori al 5% per Fineco, Intesa, Unicredit.