Crollo BitCoin costa a El Salvador metà del suo investimento

Il crollo del bitcoin, il cui valore è sceso al prezzo più basso registrato dal 2020, avrebbe causato al Salvador perdite equivalenti a quasi la metà del suo investimento in criptovalute.

Il Paese centroamericano, guidato dal presidente Nayib Bukele, che ha adottato la principale criptovaluta mondiale come moneta a corso legale, ha speso complessivamente 103 milioni di dollari per acquistare 2301 bitcoin.

Tuttavia, dopo che il suo prezzo è sceso di circa il 13% nell’ultimo giorno, il valore attuale della quantità di valuta digitale nelle mani del governo salvadoregno è stimato in circa 51 milioni di dollari, il 49% in meno rispetto alla cifra iniziale.

Quando il Paese centroamericano ha deciso di scommettere su questo settore per salvare la propria economia dal crescente rapporto tra debito pubblico —stimato in 23,3 miliardi di dollari— e il suo Prodotto Interno Lordo (PIL), e legalizzato bitcoin come moneta legale, il Fondo Monetario Internazionale (FMI) ha emesso molteplici avvertimenti al governo salvadoregno.

Le misure economiche del presidente latinoamericano hanno generato opinioni contrastanti tra i cittadini: mentre alcuni sostengono l’uso del bitcoin, altri si sono opposti, addirittura protestando. Secondo un sondaggio condotto lo scorso settembre, il 67% dei salvadoregni non è d’accordo con la decisione del governo di rendere bitcoin corso legale. Allo stesso modo, gran parte delle vendite continuano ad essere effettuate in contanti.