Uno studio pubblicato il 17 febbraio dalla rivista medica generale con revisione paritaria (peer review), The Lancet, conclude che i test PCR attualmente in uso non possono essere utilizzati come standard adatti nella diagnosi di SARS-CoV-2.
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Cosa dice lo studio:
“È necessario un altro approccio per stabilire misure di salute pubblica. Per aiutare a fermare la diffusione di SARS-CoV-2, i test devono scoprire se qualcuno ha l’infezione al momento dell’applicazione, non se ha l’RNA di una precedente infezione nel naso. È una perdita netta per la salute, il benessere sociale ed economico delle comunità se gli individui post-infettivi risultano positivi e vengono isolati per 10 giorni. Pertanto, a nostro avviso, gli attuali test PCR non sono il gold standard appropriato per valutare un test di salute pubblica per SARS-CoV-2″.
Leggi lo studio completo su The Lancet.
Fonte: “Clarifying the evidence on SARS-CoV-2 antigen rapid tests in public health responses to COVID-19” [Michael J Mina, Tim E Peto, Marta García-Fiñana, Malcolm G Semple, Iain E Buchan]
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