Il presidente della Colombia, Iván Duque, ha riferito lunedì sera da Cartagena che il passaggio dell’uragano Iota ha causato, finora, una morte e il 98% di danni alle infrastrutture dell’Isola de Providencia.

“A Providencia c’è la massima affettazione, stiamo parlando di un deterioramento di circa il 98% delle infrastrutture dell’isola. C’è stata solo una perdita di vite umane ed esprimiamo la nostra solidarietà ai membri della famiglia”, ha detto Duque, che ha sottolineato che a malapena recentemente è riuscito a mantenere i contatti con l’isola, in incommunicado dalle 4:00 del mattino, ora locale (le 10 del mattino in Italia).

Il presidente ha indicato che l’ufficio del sindaco dell’isola sta lavorando per pulire la pista dell’aeroporto di El Embrujo in modo che, “una volta che le condizioni meteorologiche lo permettano”, l’esecutivo possa trasferirsi sul posto.

Iota, uragano di categoria 5

“Questo è un impatto importante e siamo consapevoli che per la prima volta nella storia del nostro paese stiamo assistendo a un uragano di categoria 5.

Il messaggio del governo è che siamo dalla parte dell’intera comunità di Providencia”, ha sottolineato Duque, mentre invoca alla solidarietà.

Il capo di stato colombiano ha specificato che il suo governo distribuirà cibo, toelettatura e kit per la cura personale attraverso l’Unità nazionale per la gestione del rischio di catastrofi. “Cercheremo il modo migliore per fornire acqua e altri elementi vitali”, ha detto.

Prima del suo arrivo a Cartagena, il presidente ha annunciato che un posto di comando unificato (PMU) sarebbe stato installato sull’isola di San Andrés per fornire il supporto necessario a Providencia. Inoltre, è stato allestito un rifugio nel campo della chiesa battista, nel settore di Elsy Bar, e un altro nella scuola Philip Beeckman.

Nel resto della Colombia, l’Istituto nazionale di idrologia, meteorologia e studi ambientali (Ideam) ha avvertito che le piogge di maggiore intensità si verificheranno nei dipartimenti di Antioquia, Santander, Cundinamarca, Tolima, Huila, Meta, Caquetá, Guaviare e Amazonas, per le quali non si scartano possibili inondazioni o smottamenti.