Come non avere grandi aspettative per il 2023 relativamente a Carlos Alcaraz, il nuovo fenomeno del tennis mondiale che solo a maggio compirà 20 anni. Il talento spagnolo di El Palmar ha infatti chiuso il 2022 conquistando la leadership mondiale grazie a 57 vittorie sui 70 incontri disputati, ma soprattutto inanellando successi da urlo: su tutti gli US Open 2022, oltre ad altri cinque titoli accumulati nel circuito maggiore, tra cui due Masters 1000. Oltre che a Flushing Meadows, l’ancora diciannovenne ha trionfato infatti a Madrid, Barcellona, Rio de Janeiro e Miami partendo ad inizio anno dalla 33^ posizione nel ranking mondiale.
Un 2022 super, insomma, che possiamo considerare solo un… prologo per un 2023 che si preannuncia ancor più stellare visto che nell’ultimo periodo dell’anno si è visto costretto al ritiro per problematiche ai muscoli addominali da Parigi-Bercy che gli ha fatto saltare anche le ATP Finals di Torino.
Purtroppo per lui la stagione comincerà dal… fisioterapista visto che è costretto a saltare gli Open australiani per un infortunio che ha coinvolto il muscolo semimembranoso della gamba destra. In conseguenza di questo forfait gli esperti delle scommesse online hanno dato vita ad un rimescolamento di carte per individuare i principali favoriti a Melbourne dove è Djokovic il super favorito, seguito, non proprio a ruota, dai vari Medvedev, Kyrgios, Sinner, Zverev e Auger Aliassime.
Un’assenza che potrebbe costargli il primo posto nel ranking, ma sappiamo benissimo che quando Alcaraz si riprenderà pienamente dall’infortunio avrà quella determinazione per rifarsi cammin facendo, grazie alla sua tecnica, alla sua competitività, alla sua tenacia.
Possiamo tranquillamente affermare infatti che lo spagnolo è assolutamente un predestinato avendo conseguito il suo primo trofeo ad appena 10 anni laureandosi campione regionale Under 10. Da lì in poi una striscia impressionante di successi, motivato com’è dal far parte dell’Accademia Equelite di Villena, diretta dall’ex leader mondiale Juan Carlos Ferrero, che ancora oggi è il suo coach. Tralasciando i suoi molteplici successi in ambito giovanile (ha comunque vinto anche la Coppa Davis Junior), nel 2018 fa le sue prime apparizioni fra i professionisti (a 15 anni) togliendosi varie soddisfazioni, mentre nel 2019 coglie il primo successo imponendosi nel torneo ITF M25 di Dénia. Nel 2020 vince tre titoli Challenger trionfando a Trieste, Barcellona ed Alicante e sale al 136° posto nel ranking (partendo dal 490°). Nel 2021 invece i successi diventano più pesanti, come l’ATP 250 di Marbella, il Challenger 125 di Oeiras, l’ATP di Umago e chiudendo l’annata sportiva con il trionfo nelle Next Gen ATP Finals, disputate all’Allianz Cloud di Milano, ma anche tanti vittorie intermedie e di elevato peso specifico nel corso dei tornei più importanti.
Ora il numero uno al mondo si accinge alla stagione della sua probabile consacrazione, un 2023 che inizia in maniera claudicante causa infortunio, ma che presto ci regalerà quell’Alcaraz che nel 2022 ha sbalordito tutti!