✨Stelle Cadenti Eta Aquaridi 2025: picco visibilità tra il 5 e 6 maggio

AVvXsEjFhja1Wrx9Lcf3VSm0tCxQiHjXTkoYBolmxfUk0AawvOAaUQC l9gTJiCDVcb8pUC3idfTnhW7bWp5AXnUVPTmqc4Qbpr69t3frPiMs5acZItwCNFF5omF8SxqNsPjmWq3Agu8zMjdp4TBw9mLs8b1s1R42sKnFIHFte6oWtExqHrArxuNWMe0jcH NDU

Massima attività per la pioggia di meteoriti Eta Aquaridi: spettacolo celeste visibile anche dall’Italia

Secondo quanto riportato dal portale specializzato Space.com, la pioggia di meteoriti Eta Aquaridi, considerata una delle dieci più spettacolari del 2025, raggiungerà il suo picco di visibilità nella notte tra lunedì 5 e martedì 6 maggio. L’evento offrirà un’opportunità unica agli appassionati di astronomia di osservare uno degli spettacoli celesti più affascinanti dell’anno.

AVvXsEhVcry4tSVE0C1ShMvSDM84 cfi7zajhdSdkbbLSMDwPcCCmXfEZBs7FrBtwCMwYWgUwprPCmeg4NzEM6L0lwmcDgjWl560NqlKeLICfswXg7rcIMaOe1Mph

Origine e caratteristiche delle Eta Aquaridi

Le Stelle Cadenti Eta Aquaridi sono una pioggia meteorica generata dai detriti lasciati dal cometa 1P/Halley, noto anche semplicemente come cometa di Halley. Ogni volta che il corpo celeste attraversa il sistema solare interno, rilascia frammenti di ghiaccio e roccia, che si disperdono lungo la sua orbita. Quando la Terra, durante il proprio percorso attorno al Sole, incrocia questa scia di detriti, questi entrano nell’atmosfera terrestre ad altissima velocità, incendiandosi per attrito e dando vita al fenomeno delle meteore.

Le meteore Eta Aquaridi si distinguono per la loro straordinaria velocità, viaggiando a circa 65 chilometri al secondo. Questa rapidità le rende particolarmente spettacolari, lasciando scie luminose persistenti che possono rimanere visibili per diversi secondi.

AVvXsEgpg3cAO1JFfCYg1g6duwdDh3R7jn0lBKk13HwWjHE

Quando e dove osservare le Eta Aquaridi

La pioggia meteorica sarà attiva fino al 21 maggio, ma il momento di massima intensità è previsto per la notte tra il 5 e il 6 maggio. Il fenomeno sarà osservabile da entrambi gli emisferi, ma sarà particolarmente intenso nell’emisfero australe, dove si potranno vedere fino a 60 meteore all’ora. Nell’emisfero boreale, invece, la frequenza sarà inferiore, con una media di circa 10 meteore all’ora.

Il motivo di questa differenza è legato alla posizione del radiante, ovvero il punto del cielo da cui sembrano originarsi le meteore, situato nella costellazione dell’Aquario. Questo punto è più elevato nel cielo australe, favorendo una visibilità migliore.

Per godere al meglio dello spettacolo, la NASA consiglia di recarsi in un luogo buio, lontano dall’inquinamento luminoso delle città, e di orientare lo sguardo verso est. È fondamentale che il cielo sia sereno, poiché la copertura nuvolosa potrebbe compromettere la visione.

Un ulteriore fattore da considerare quest’anno è la presenza della Luna, che sarà in fase di quarto crescente e tramonterà poco dopo le 3:00 del mattino (ora locale). Questo lascia una finestra temporale limitata ma favorevole – circa un’ora di buio profondo prima dell’alba – per osservare le meteore in condizioni ottimali. Secondo la American Meteor Society, la Luna sarà illuminata al 64%, un dettaglio importante per valutare la luminosità residua nel cielo.

L’evento rappresenta un’occasione ideale per gli osservatori notturni e gli appassionati del cielo, offrendo uno spettacolo celeste che, se le condizioni meteo lo permetteranno, potrà essere ammirato senza bisogno di strumenti ottici.