Esonero Paulo Fonseca dal Milan: retroscena e cause della scelta

2kO2bi7

L’esonero di Paulo Fonseca dal Milan: Retroscena e dinamiche della decisione

L’avventura di Paulo Fonseca sulla panchina del Milan si è conclusa il 29 dicembre 2024, con un esonero che ha preso forma nelle ore precedenti alla partita contro la Roma. Le prime avvisaglie erano giunte già nella mattinata, come anticipato in esclusiva da Sportmediaset XXL. A pochi minuti dal fischio d’inizio, le voci sull’addio del tecnico portoghese sono diventate sempre più insistenti, fino a concretizzarsi definitivamente dopo la conferenza stampa post-partita. Un incontro surreale, durante il quale Fonseca ha parlato da solo, con la società assente. Il comunicato ufficiale del Milan è arrivato solo la mattina seguente.

Le cause dell’esonero di Fonseca: una gestione difficile e una stagione deludente

Come si è arrivati a un esonero tanto repentino? Le ragioni sembrano risiedere in una stagione deludente sotto diversi punti di vista. La squadra ha faticato a trovare una identità tattica chiara, con una classifica non convincente che ha alimentato i dubbi sulla capacità di Fonseca di riportare il Milan ai vertici. A pesare ulteriormente sulla sua posizione sono stati anche i rapporti tesi con alcuni membri senior della squadra, tra cui i senatori del gruppo, con i quali il tecnico non avrebbe mai avuto un buon feeling.

Ma il rapporto con la dirigenza rossonera non era certo migliore. Dopo lo sfogo del tecnico contro La Penna dopo la sconfitta contro l’Atalanta, Fonseca non ha ricevuto il sostegno che si aspettava, anzi, è stato corretto pubblicamente, con le dichiarazioni del presidente Scaroni che non hanno fatto altro che aumentare la distanza tra il tecnico e la società.

Un altro dettaglio che ha contribuito all’esonero è stato l’atteggiamento di Fonseca durante la settimana prepartita contro la Roma. Venerdì, giorno di allenamento a Milanello, il tecnico era accompagnato solo dal direttore sportivo Furlani, assenza significativa che ha fatto capire a molti che l’ambiente era ormai in fermento. In quel contesto, si sono intensificate anche le voci di malumori interni legati al mercato: si dice che Fonseca non fosse favorevole alla cessione di Saelemaekers e avesse riserve sul possibile trasferimento di Tomori alla Juventus, vicenda che aveva già suscitato polemiche all’interno del club.

Esonero vicino, ma la situazione è stata “salvata” più volte

Già in passato le voci su un possibile esonero di Fonseca erano circolate, specie dopo il suo arrivo sulla panchina rossonera. Nonostante la sua scelta fosse stata preceduta da un’attenta valutazione della dirigenza, il suo ingaggio non era stato accolto favorevolmente dalla tifoseria.

La prima vera crisi era arrivata prima del derby contro l’Inter, una partita che il Milan aveva poi vinto, ottenendo così una boccata d’aria per il tecnico. Un’altra “scadenza” importante era stata la trasferta di Verona, un’altra vittoria che aveva permesso a Fonseca di guadagnare qualche giorno in più, ma senza mai risolvere i problemi di fondo legati al gioco e alla coesione della squadra.

La clausola dell’esonero e il futuro del Milan

Dopo il pareggio con la Roma, il Milan ha deciso di mettere fine al rapporto con Fonseca. Oltre alle motivazioni tecniche, il club ha optato per una scelta anche economica. Il contratto del tecnico portoghese conteneva infatti una clausola di esonero che permetteva al club di pagargli solo il primo anno di contratto, pari a 2,5 milioni netti, in caso di esonero entro un periodo stabilito. Una mossa che ha facilitato la decisione della dirigenza rossonera di interrompere il rapporto con Fonseca in modo rapido e senza eccessive complicazioni.

Sergio Conceiçao, attuale allenatore del Milan, è subentrato a Fonseca, ma la situazione sarebbe potuta andare diversamente. Come riportato da Alfredo Pedullà, venerdì scorso la dirigenza aveva contattato Maurizio Sarri, offrendo al tecnico ex Lazio e Juventus lo stesso contratto che poi è stato proposto a Conceiçao: un accordo fino a giugno 2025 con opzione di rinnovo a favore del club.

Tuttavia, Sarri ha rifiutato l’offerta, chiedendo un contratto di 18 mesi con possibilità di rinnovo fino al 2027, a condizione di qualificarsi per la Champions League. Subito dopo, Conceiçao ha accettato la proposta del Milan. Inoltre, la Gazzetta dello Sport ha confermato che erano in corso anche contatti con Massimiliano Allegri, ma la soluzione è stata trovata con Conceiçao, che ora è chiamato a risollevare le sorti di una squadra in difficoltà.

Con l’esonero di Fonseca e l’arrivo di Sergio Conceiçao, il Milan spera di invertire la rotta e di tornare a competere ai massimi livelli sia in Serie A che in Europa. La sfida per il nuovo tecnico sarà quella di creare un gruppo unito e di dar vita a un gioco efficace, in grado di riportare il club nei piani alti della classifica.