Il presidente della FIFA, Gianni Infantino, non ha dubbi: il nuovo Mondiale per club (evento in programma negli States la prossima estate) sarà “l’evento più grandioso di sempre“. Tuttavia, le parole di entusiasmo del massimo dirigente del calcio mondiale non riescono a placare le critiche e le preoccupazioni che circondano questa iniziativa. A far sentire la propria voce sono principalmente i club e le leghe europee, insoddisfatti per quanto concerne la gestione del calendario e gli oneri aggiuntivi che il torneo potrebbe comportare.
Contestazioni e Proteste: Un Calendario Sovraccarico
Il dibattito è acceso e il malcontento palpabile. Secondo il Corriere dello Sport, anche la Serie A italiana sta considerando di unirsi alle altre leghe europee nel ricorrere alla Corte di Giustizia Europea contro la FIFA. Le principali preoccupazioni riguardano l’eccessivo affollamento del calendario, con conseguenze negative sia per la salute dei giocatori che per la gestione delle squadre stesse.
L’Associazione Italiana Calciatori, attraverso il presidente Calcagno, ha dichiarato che il nuovo Mondiale per club potrebbe arrecare più danni che benefici. Si paventano situazioni in cui i giocatori si troveranno a giocare senza il dovuto tempo per recuperare fisicamente, compromettendo non solo le loro prestazioni ma anche il loro benessere generale.
La polemica si alimenta anche sul fronte della trasparenza: i dettagli cruciali come i calendari delle partite, gli orari, le sedi e i compensi finanziari per i club partecipanti non sono stati ancora comunicati in modo chiaro e tempestivo dalla FIFA.
Reazioni delle Leghe Europee e la Decisione di De Siervo
Luigi De Siervo, amministratore delegato della Serie A, ha confermato che l’Italia non è sola nelle sue preoccupazioni. In un contesto di crescente tensione, De Siervo ha chiarito che il ricorso delle leghe europee non è un attacco diretto all’istituzione FIFA, ma piuttosto un tentativo di garantire un coinvolgimento più equo nel processo decisionale riguardante il calendario delle competizioni.
Secondo De Siervo, le preoccupazioni delle leghe europee sono motivate dalla compressione dell’attività dei club imposta da FIFA e UEFA con l’introduzione di nuove date e competizioni. L’espansione delle partite potrebbe mettere a dura prova le risorse fisiche e mentali dei giocatori, già sollecitati da una stagione intensa che include anche competizioni nazionali ed europee. L’esempio dell’Europeo ha dimostrato quanto i giocatori siano vulnerabili a un calendario sovraccarico, con conseguenze sulla qualità del gioco e sulla salute degli atleti.
La Serie A, nonostante sia riuscita a inserire solo un turno infrasettimanale nel proprio calendario, ha dovuto rinunciare alla pausa invernale per far fronte ai nuovi impegni. Questo compromesso è stato necessario per bilanciare le esigenze delle competizioni nazionali con l’introduzione di un evento mondiale per club di vasta portata.
Anche la Serie A contro la Fifa per il Mondiale per club
In sintesi, il dibattito attuale sul nuovo Mondiale per club della FIFA riflette tensioni profonde tra le istituzioni calcistiche mondiali, le leghe nazionali e i club. Mentre la FIFA promuove l’evento come una celebrazione del calcio globale, le critiche e le preoccupazioni riguardano principalmente la gestione del calendario e gli impatti negativi potenziali su giocatori e squadre.
La trasparenza e il dialogo continuano a essere le chiavi per risolvere le controversie in corso. Le leghe europee, inclusa la Serie A italiana, si preparano a difendere i propri interessi attraverso il sistema legale dell’Unione Europea, chiedendo una voce più forte nel processo decisionale globale del calcio. Resta da vedere come la FIFA risponderà a queste sfide e se sarà in grado di trovare un equilibrio tra l’espansione del calcio mondiale e il rispetto per le esigenze e le capacità dei giocatori e delle squadre che rappresentano.