La principale piattaforma di social media cinese WeChat, con oltre 1,1 miliardi di utenti giornalieri, ha aggiornato le sue politiche per vietare gli account che forniscono accesso a servizi relativi alle criptovalute.
Secondo le nuove linee guida, raccolte da Cointelegraph, gli account coinvolti nell’emissione, negoziazione e finanziamento di criptovalute o token non fungibili (NFT) saranno inclusi nella categoria degli “affari illegali” e quindi vietati, così come qualsiasi “contenuti relativi alla transazione secondaria di raccolte digitali”.
Il provvedimento, seppur ritardato rispetto al graduale divieto dei servizi legati alle criptovalute, come avanzato dal governo cinese dal maggio 2021, lascia intendere che nel Paese esiste ancora un’area regolamentare “grigia”, soprattutto per gli NFT.
Alcuni giorni fa, Elon Musk aveva detto ai dipendenti di Twitter che l’azienda deve diventare più simile a WeChat e TikTok se vuole ottenere il suo obiettivo di raggiungere 1 miliardo di utenti. “Non esiste un equivalente di WeChat al di fuori della Cina”, ha detto Musk dopo aver chiamato alla riunione virtuale con 10 minuti di ritardo tramite la fotocamera del suo telefono. “In pratica vivi su WeChat in Cina. Se riusciamo a ricrearlo con Twitter, avremo un enorme successo”.