VIDEO ERUZIONE SOLARE – Una delle regioni solari più grandi e attive degli utlimi anni, AR1520, ha ruotato verso la Terra e verso le 18:40 di ieri il flare X1.4 ha emesso una espulsione di massa coronale (in inglese CME: coronal mass ejection) di notevole entità data la lunga durata dell’eruzione solare.
Secondo una traccia previsionale preparata dagli analisti del laboratorio Goddard Space Weather Lab, il CME colpirà la Terra tra la notte di oggi venerdì 13 luglio e domani sabato 14 luglio nelle prime ore del giorno.
L’esplosione ha anche prodotto un impulso di estrema radiazione ultravioletta, il quale ionizzerà l’atmosfera superiore della Terra, disturbando la normale propagazione dei segnali radio di tutto il pianeta. Le stazioni di monitoraggio in Norvegia e in Irlanda hanno già registrato il disturbo improvviso della ionosfera.
Infine, i valori di protoni solari accelerati dallo scoppio, pullulano attorno alla Terra, portandosi ad un livello di radazione di categoria “S1” sulla scala NOAA Space Weather, il che significa che non costituisce una grave minaccia per i satelliti e gli astronauti. Questa valore però potrebbe cambiare se la tempesta continua ad intensificarsi.
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