I ricercatori spagnoli stanno intensificando gli sforzi per capire se la vespa assassina asiatica, conosciuta scientificamente come Vespa soror, sia riuscita a stabilire una colonia in Europa. Questo insetto predatore, già temuto in molte zone del mondo, ha guadagnato notorietà non tanto per la sua puntura, ma per il suo impatto devastante sulle colonie di api. Con la sua capacità di annientare interi sciami in poche ore, la vespa asiatica è in grado di distruggere interi ecosistemi locali.
La Vespa soror è un predatore aggressivo che attacca principalmente le api, ma anche altre specie come farfalle e mosche. Le vittime vengono catturate, trasportate nel nido sotterraneo delle vespe e utilizzate come cibo per le larve.
Con una lunghezza che può arrivare fino a 3,5 cm, questo grande insetto proviene principalmente da paesi asiatici come Cina, India, Thailandia e Vietnam. Nonostante la sua pericolosità, la vespa soror non è l’unica minaccia del suo genere: esiste una specie affine, la Vespa mandarinia, nota anche come “vespa assassina gigante“, che può raggiungere i 4,5 cm di lunghezza e ha suscitato allarme in America dal 2019, quando è stata avvistata per la prima volta nello stato di Washington. Tuttavia, la Vespa soror è la principale preoccupazione in Europa, dove la sua presenza potrebbe avere gravi ripercussioni sugli ecosistemi locali.
Nel marzo del 2022 e 2023, un gruppo di ricercatori spagnoli ha identificato e catturato quattro esemplari di Vespa soror nella città di Siero, situata nelle Asturie, una regione nel nord della Spagna. Sebbene non sia stata ancora individuata una colonia, il team di ricerca, guidato dal professor Omar Sanchez, esperto in zoologia presso l’Università di Oviedo, sospetta che le vespe abbiano già stabilito almeno un nido.
Secondo Sanchez, la presenza di queste vespe potrebbe avere gravi conseguenze per l’apicoltura e la biodiversità, poiché la specie è in grado di predare api e altre insetti impollinatori cruciali per l’equilibrio ecologico.
La predazione delle api potrebbe, infatti, ridurre drasticamente la capacità delle colture agricole di essere impollinate, con gravi ripercussioni sulle produzioni agricole che dipendono da questi insetti.
“Nel nord della Spagna abbiamo già un altro problema con la Vespa velutina, una specie asiatica che danneggia gravemente l’apicoltura. L’arrivo della Vespa soror potrebbe amplificare ulteriormente questo problema”, ha affermato Sanchez, sottolineando la necessità di monitorare attentamente l’evoluzione di questa minaccia.
La diffusione della Vespa soror potrebbe presto interessare altre regioni della Spagna e, con il passare del tempo, anche altre aree d’Europa, compresa l’Italia. Gli esperti suggeriscono che la collaborazione dei cittadini sarà fondamentale per il monitoraggio e la gestione della situazione. In caso di avvistamenti, soprattutto di calabroni di dimensioni considerevoli, è importante segnalare tempestivamente alle autorità competenti per prevenire la formazione di nuove colonie e limitare i danni all’ecosistema locale.
Con il crescente rischio rappresentato da queste specie invasive, è essenziale unire gli sforzi delle autorità, dei ricercatori e della popolazione per proteggere le api e garantire la salute degli ecosistemi europei.
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