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Tatiana Timon, residente a Camberwell, zona meridionale di Londra, aveva deciso di visitare l’Angola, insieme a un gruppo di ballerini, per realizzare il suo sogno. Tuttavia, al suo ritorno in patria, ha accusato un rapido peggioramento delle sue condizioni di salute.

Dopo aver passato 10 giorni in Sudafrica, è rientrata a casa, ma in pochissimo tempo ha iniziato ad avvertire una forte debolezza. La signora Timon, di 35 anni, è stata quindi ricoverata in ospedale in urgenza, dove i medici hanno diagnosticato una forma mortale di malaria.

Questa malattia, contratta in maggioranza tramite la puntura di zanzare, l’aveva colpita nel maggio del 2022, durante il suo viaggio all’estero. Le sue condizioni sono rapidamente peggiorate, tanto da costringere i sanitari a metterla in coma farmacologico, quando ha sviluppato una setticemia.

“Tutti i miei amici e parenti erano preoccupati, perché i dottori li avevano avvisati del mio imminente decesso, come se stessi per morire tre volte” ha dichiarato la donna ai media locali. Al fine di bloccare la diffusione del veleno nel suo sangue, i medici hanno deciso di amputarle tutti e quattro gli arti.

Tatiana ha poi aggiunto:

“Quando sono rinvenuta dal coma, ero consapevole di essere in ospedale e di aver subito qualcosa di terribile. In quel momento, tuttavia, non sapevo quanto fosse grave, mi rendevo solo conto che era successo qualcosa di brutto”.

Tatiana vive sola, cercando di diventare autonoma con l’ausilio di protesi per le braccia e le gambe. Per poter acquistare quelle più adatte, che sono estremamente costose, sta raccogliendo fondi. “Una cosa negativa come questa, posso trasformarla in qualcosa di positivo, al fine di semplificarmi la vita, perché non mi piace stressarmi. È accaduto, devo affrontarlo“, ha concluso la donna.