RENE LAENNEC E L’INVENZIONE DELLO STETOSCOPIO. Si celebra nel mondo il 235esimo anniversario di René-Théophile-Marie-Hyacinthe Laennec, semplicemente conosciuto come René Laennec. Il medico francese, popolare per aver inventato nel 1816 lo stetoscopio, era nato a Quimper, Francia, il 17 febbraio del 1781. Grazie ai suoi studi venne migliorata l’auscultazione, ossia il sistema diagnostico con il quale, grazie ad un apposito strumento, si procede all’ascolto di parti interne dell’organismo quali il cuore, i polmoni, la pleura, l’intestino e altri ancora. Laennec viene ricordato in Francia per essere stato anche una persona dal grande cuore che non si dedicò solamente alla medicina e alla scienza.
Prima dell’invenzione del stetoscopio i medici appoggiavano l’orecchio sul corpo del paziente. Il timido Laennec diventava tutto rosso in viso per la “vergogna” quando doveva appoggiare il suo orecchio sul petto di una paziente. Il primo esempio di stetoscopio fu un semplice foglio di carta avvolto su se stesso e trasformato in un tubo. Pero’ questo fu il principio di quello che poi divenne lo strumento piu’ usato da tutti i medici del mondo, lo stetoscopio. Laennec si rese subito conto che questa semplice invenzione gli permetteva un miglior ascolto degli organi interni del paziente. Il passo successivo fu la costruzione del primo stetoscopio al mondo, in legno, oggi ancora custodito e quindi visibile nel Museo della Scienza di Londra.
Un grande esempio di umiltà. Partendo da una condizione umile e disagiata, senza il sostegno economico e morale del padre che fu sempre indifferente alle sue scelte, restò umile anche dopo aver raggiunto una grande fama. La madre morì di tubercolosi nel 1786, quando Laennec aveva solamente cinque anni e suo padre, avvocato, non era in grado di occuparsi dei figli.
René Laennec è stato animato da una grande fede. Gli viene riconosciuta la grande dote di vedere la conoscenza umana non come il diritto di ritenersi superiore ma come il dovere di elevarsi a Dio. Leggete come parla di Gesù in una delle sue conferenze:
“Ma, per seguire Gesù Cristo, bisogna imitarlo via in exemplo; è necessario che la sua vita sia il modello della nostra, che i suoi precetti diventino la regola invariabile delle nostre azioni e dei nostri pensieri, che i suoi consigli siano costantemente presenti nel nostro spirito, come il mezzo per arrivare alla perfezione verso la quale dobbiamo tendere sempre, anche quando la nostra debolezza sembra impedirci di arrivare al massimo”.
Come successo per la madre, anche il nostro medico francese, viene affetto dalla tubercolosi. Malattia che lo costrinse a ritirarsi definitivamente in Bretagna senza però ottenere miglioramenti. René Laennec morì nel porto bretone di Douarnenez il 13 agosto 1826, alla giovane età di 45 anni e, paradossalmente, a causa di una malattia che aveva a lungo analizzato.
Google oggi gli ha dedicato anche un doodle di tipo statico (visualizzalo qui).