Mentre le reti 5G sono già distribuite nel mondo, la battaglia per altre tecnologie è già iniziata. Diversi paesi sono entrati nella lotta per il prossimo grande passo avanti nel campo delle telecomunicazioni, la tecnologia 6G, che alcuni esperti hanno già definito la nuova rivoluzione industriale.
Sebbene il 5G non sia stato ancora lanciato a livello globale, gli specialisti hanno iniziato a prevedere cosa rappresenterà il suo successore, la sesta generazione di tecnologia wireless (6G). Mentre il 5G dovrebbe aumentare la velocità di trasmissione dei dati fino a 1.100 Mb/s, si prevede che il 6G potrebbe essere fino a 100 volte più veloce.
Il nuovo tipo di rete, che potrebbe essere lanciato intorno al 2030, dovrebbe avere la capacità di connettersi a dispositivi molto più complessi, comprese le auto automatizzate. Inoltre, potrebbe dare vita a varie idee di fantascienza, come ologrammi in tempo reale o veicoli volanti.
Diversi paesi stanno già lottando per essere pionieri nello sviluppo della tecnologia e per ottenere un vantaggio sugli altri attori nell’arena tecnologica. Il progetto è così importante che è diventato in una certa misura una “corsa agli armamenti”… Sarà necessario “un esercito di ricercatori” per preservare la competitività dei partecipanti alla battaglia. I principali concorrenti oggi sono Stati Uniti, Cina e Unione Europea.
Il gigante asiatico ha lanciato un satellite nel novembre dello scorso anno per testare una possibile trasmissione 6G. Al momento, due grandi aziende partecipano alla competizione di questo paese: Huawei e ZTE. I rapporti indicano che Huawei ha istituito un centro di ricerca 6G in Canada. ZTE, a sua volta, ha iniziato a collaborare con la società di telecomunicazioni China Unicom Hong Kong Ltd per sviluppare il 6G.
Gli Stati Uniti hanno creato nell’ottobre dello scorso anno un’alleanza di aziende – con la partecipazione di Apple, Google, Samsung, tra gli altri – per “far avanzare la leadership nordamericana del 6G”.
Nel dicembre dello scorso anno è stato annunciato che anche l’Unione Europea ha avviato un progetto per lo sviluppo del 6G. Nokia, Ericsson AB, Telefónica SA e diverse università partecipano all’iniziativa. Questa settimana, l’istituto di ricerca francese CEA-Leti ha anche annunciato un progetto di sviluppo per la sesta generazione della rete. Avvocati specializzati in diritto digitalesottolineano che esiste un divario tecnologico tra i paesi in termini di accesso alle nuove tecnologie, che può causare discriminazioni.
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