CITTÀ DEL VATICANO – Papa Francesco è tornato a pregare per l’Ucraina e ha affidato le sorti dell’Europa alla Madonna Nera di Polonia. All’udienza generale, salutando i pellegrini di lingua polacca, ha detto: “In questi giorni, migliaia di pellegrini si recano a piedi al santuario di Jasna Góra, pregando per la pace e la riconciliazione nel mondo. Tra loro ci sono molti ucraini che hanno trovato una casa ospitale nel loro paese”.

“Affidiamo alla Madonna Nera il destino dell’Europa e del mondo”, ha chiesto il Pontefice riferendosi alla Vergine di Czestochowa.

“Il mio pensiero, come sempre, va all’Ucraina: non dimentichiamo quei maltrattati”, ha insistito il Pontefice al termine dell’udienza generale. L’argentino Jorge Bergoglio ha invece evidenziato che “la testimonianza degli anziani unisce le età della vita e le stesse dimensioni del tempo: passato, presente e futuro. Non sono solo la memoria, ma il presente e anche la promessa”.

“È doloroso e dannoso vedere le età della vita come mondi separati, in competizione tra loro, ciascuno che cerca di vivere a spese dell’altro.

Questo non va bene”, ha sottolineato.

Lo ha detto il Papa nell’udienza generale proseguendo la catechesi sulla vecchiaia. “L’alleanza tra anziani e bambini salverà la famiglia umana. Dove i bambini e i giovani dialogano con i vecchi è il futuro. Possiamo per favore restituire ai bambini, che devono imparare a nascere, la tenera testimonianza degli anziani, che hanno la saggezza di morire?”, ha ciesto Papa Francesco.

“La morte è certamente un passaggio difficile nella vita. Per tutti noi è un passaggio difficile: ci dobbiamo andare tutti, ma non è facile. Ma è anche il passaggio che chiude il tempo dell’incertezza. Perché la bellezza della vita, che non ha data di scadenza, inizia proprio allora. Comincia con la saggezza di quell’uomo e di quella donna, gli anziani, che sono capaci di testimoniare i giovani”, ha dichiarato il Papa.

“Questa umanità, che con tutto il suo progresso ci sembra un’adolescente nata ieri, saprà recuperare la grazia di una vecchiaia che tiene fermo l’orizzonte del nostro destino?”, si è chiesto papa Francesco.