Orsini e Google Translate sono oggi in tendenza su Twitter. Il motivo è abbastanza divertente. Ieri Alessandro Orsini (47 anni) ha citato in un livestream l’articolo di un certo “William J. Ampio“, pubblicato dal New York Times, che spiegherebbe com’è andata veramente col Memorandum di Budapest. In realtà si tratta di William J. Broad, ma Orsini stava usando il traduttore automatico di Google Translate. Una gaffe che ha fatto scatenare il social network con i cinguettii.
Una valanga di frasi divertenti e memes hanno invaso Twitter e l’ingenuo Orsinsi. O forse meglio dire “incolpevole”… infatti l’errore non è tanto del professore ma bensì del Traduttore di Google che non dovrebbe tradurre i nomi propri di persona.
Orsini cita un articolo di "William J. Ampio".
Scandendo pure il cognome.
Ma l'autore, in realtà, si chiama William J. Broad.
Google Translate ha tradotto pure il cognome.
Si vola
(p.s. Se n'è accorto @AntonioTalia) pic.twitter.com/bFDWM9ovTI
— Pietro Raffa (@pietroraffa) December 19, 2022
Le vignette divertenti di Orsini “Ampio” e Google Translate
#OrsiniTraduceCose #Orsini (vi prego, fermatemi) pic.twitter.com/tYk8dtU1pn— ConteZero 🇪🇺 (@ConteZero76) December 19, 2022
Stasera sono ospite del professor #Orsini insieme allo stimato collega, il professor William J #Ampio. pic.twitter.com/mKDEL0bcgP
— AntipaTia 🏴☠️ (@antipa_tia) December 19, 2022
Guardate!
Ma sì!
È proprio lui!
È il Professore Ampio!!#Orsini pic.twitter.com/gExCklrQvQ— AntipaTia 🏴☠️ (@antipa_tia) December 19, 2022
🎵 🎶
E vola
con quanto fiato hai in gola
la Zeta ti innamora
Travaglio ti consola #Orsini vola
all'ombra del Cremlino
io ti sarò vicino
ti prego resta sempre un cretino
🎶🎵 pic.twitter.com/9IroHDILK6— Il Fatto Putiniano (@fattoputiniano) December 19, 2022