Scienze / Ambiente

Mappa Pangea Próxima: così il nostro pianeta tra “qualche” milione di anni

A chi non piacerebbe fare un salto nel futuro e vedere come sarà il nostro pianeta nell’anno 250’002’018. In questa lontanissima data infatti, i continenti della Terra si riformeranno in una sorta di supercontinente simile a questo. Eh sì, perchè ogni anno che passa i continenti si muovono in forma millimetrica. Stiamo parlando di 15 centimetri, secondo le stime geologiche. Questo non è qualcosa le cui conseguenze si possano notare nell’arco di una vita umana, a meno che non abbiamo vissuto per l’appunto milioni di anni.

Questo lento movimento indica che, in molti milioni di anni, la configurazione della Terra cambierà radicalmente. Sarà diverso come lo è oggi, rispetto a 200 milioni di anni fa, quando l’intero territorio del pianeta formava un unico supercontinente chiamato Pangea.

L’implacabile forza motrice delle placche tettoniche, regolata dalla densità delle rocce e dall’oscillazione della temperatura, è ciò che causa queste riconfigurazioni nella crosta sottile della terra, che non supera i 79 chilometri. È una specie di principio resiliente che consente la lenta rigenerazione del territorio, ma che a lungo termine può trasformarlo completamente fino a farlo diventare un nuovo Pangea.

Questo è quello che accadrà in poco più di 250 milioni di anni, come dimostrato da una mappa di Pangea Próxima (come è stato chiamato questo futuro supercontinente) che è stata pubblicata questo mese sulla rivista National Geographic.

La mappa mostra come il confine settentrionale dell’Africa si attaccherà all’America e il confine meridionale con l’Antartide, mentre l’Australia si fonderà con l’Asia orientale. Allo stesso modo, la mappa mostra grandi montagne e catene montuose che si formeranno per questa ipotetica collisione tra i continenti. Questo provocherà la nascita di un nuovo colosso montagnoso, più alto dell’Himalaya, dove gli stati della Florida e della Georgia entreranno in simbiosi con l’Africa meridionale e la Namibia.

Se la razza umana popolerà ancora la Terra quando questo accade (il che non sembra molto probabile), Città del Messico e Città del Capo diventerebbero dei vicini di casa, e da Sydney a Tokyo si potrebbe andare in auto. Inoltre, centinaia di nazionalismi dovrebbero scomparire in forma definitiva. Saremo tutti residenti di Pangea Próxima e non avremo certamente bisogno di un passaporto per viaggiare. A tal proposito, c’è già chi pensa che il mondo dovrebbe essere UNO e senza confini (senza dover aspettare 250 milioni di anni).

Giovanni Fortunato

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