Un enorme evento sismico che si è attivato nel maggio 2018 e non si faceva più sentire ha poi creato un nuovo vulcano sottomarino. La scoperta realizzata da ricercatori francesi e pubblicata il 26 agosto sulla rivista scientifica Nature Geoscience, mostra come l’attività tellurica è iniziata il 10 maggio 2018 nei pressi dell’isola francese di Mayotte, a ovest del Madagascar, e ha portato a un terremoto di magnitudo 5,8 della scala Richter il 15 maggio.
Sebbene inizialmente gli esperti non fossero a conoscenza della natura dell’attività sismica, è stato scoperto che si era verificato un evento vulcanico, descritto dai ricercatori come “la più grande eruzione sottomarina mai registrata“.
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Tracciando i loro segnali in un’area situata a 50 chilometri al largo della costa orientale di Mayotte, gli scienziati hanno scoperto una nuova montagna sottomarina che si erge a 820 metri sopra il fondo dell’oceano. Per conoscere il processo della sua formazione è stata redatta una mappa di un’area di 8600 chilometri quadrati, monitorata da una rete di sismometri situati sul fondo del mare.
Tra il 25 febbraio e il 6 maggio 2019, sono stati rilevati 17 mila eventi sismici, a 20-50 chilometri di profondità sotto il fondo dell’oceano. I dati su quell’attività, troppo profonda per la maggior parte dei terremoti, hanno permesso agli scienziati di ricreare la formazione del nuovo vulcano, la cui creazione potrebbe essere attribuita a un deposito di magma nell’astenosfera.
Poiché i processi tettonici potrebbero aver incrinato la litosfera, la lava dal serbatoio potrebbe essere salita fino al fondo del mare, dove sono stati espulsi 5 chilometri cubi di lava, creando così il vulcano.
“I volumi e il flusso di lava espulso durante l’evento magmatico sono paragonabili a quelli osservati durante le eruzioni dai più grandi punti caldi della Terra”, affermano i ricercatori.
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