L'Arizona proibisce ai cittadini di filmare da vicino gli agenti di polizia

Una legge che farà discutere tutto il mondo perchè mette a rischio la libertà di stampa e d’informazione. Giovedì il governatore dello stato dell’Arizona (USA), Doug Ducey, ha promulgato una legge che vieta ai cittadini di riprendere a distanza ravvicinata gli agenti di polizia, con la quale i trasgressori potrebbero essere accusati di reato minore.

Illegale filmare deliberatamente gli agenti di polizia

La nuova legge, che entrerà in vigore a settembre, rende illegale filmare deliberatamente gli agenti di polizia a meno di 2,5 metri di distanza senza un’adeguata autorizzazione. Tuttavia, la normativa presenta alcune limitazioni. Se l’attività di polizia si svolge all’interno o su proprietà privata, una persona autorizzata può registrare a una distanza inferiore a quella indicata, a meno che l’agente di sicurezza non determini che interferisce con il loro lavoro o che l’area non è sicura.

Inoltre, il provvedimento prevede eccezioni per i soggetti che sono oggetto diretto di un’interazione di polizia come l’arresto, la perquisizione, l’interrogatorio o il controllo del traffico. I trasgressori possono essere puniti con una multa, ma in caso di disobbedienza possono incorrere in un reato punibile con 30 giorni di reclusione.

Critiche alla legge negli Stati Uniti

Il parlamentare dello stato repubblicano John Kavanagh, sponsor della legge approvata lo scorso febbraio dalla Camera dei rappresentanti dell’Arizona, afferma che il regolamento mira a proteggere gli ufficiali da individui

che “hanno pochissimo giudizio o motivi sinistri”.

La decisione del governo dell’Arizona ha provocato però il rigetto di gruppi per i diritti civili e dei media, che denunciano che il provvedimento sollevi seri problemi costituzionali.

“La vicinanza non è un lusso in termini di documentazione delle azioni degli ufficiali che compiono atti di brutalità”, ha criticato l’attivista e pastore Jarret Maupin. “A volte le vittime e gli astanti non hanno altra scelta che essere nelle vicinanze” che ora è proibito, ha aggiunto.

Da parte sua, l’American Civil Liberties Union dell’Arizona ha definito la misura incostituzionale e ritiene che dia agli agenti di polizia troppo margine di manovra. Questa legislazione “non tiene conto di scenari del mondo reale come proteste o traffico su strade trafficate, dove le persone non possono mantenere le distanze”, ha lamentato l’organizzazione.