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Johnson & Johnson richiama confezioni di talco per neonati e bambini per sostanza killer

La società farmaceutica multinazionale statunitense Johnson & Johnson venerdì ha comunicato di avere avviato il primo ritiro dal mercato di un lotto del suo talco per neonati e bambini per la presenza di tracce di amianto.

La Food and Drug Administration negli Stati Uniti ha dichiarato che i suoi test hanno rilevato la sostanza cancerogena “asbesto crisotile” in campioni prelevati da una bottiglia acquistata online. Lo riferisce il quotidiano The Sun.

La Johnson & Johnson ha fatto sapere di aver avviato una rigorosa indagine interna e di aver deciso il ritiro del lotto esclusivamente in via cautelare. L’azienda ha inoltre comunicato di collaborare con l’ Agenzia governativa per determinare l’integrità dei campioni esaminati e la validità dei risultati dei test.

Primo ritiro di un talco della Johnson & Johnson

Nello specifico si tratta del lotto 22318RB che comprende 33.000 confezioni acquistate online da un rivenditore non identificato. Si tratta del primo ritiro di un talco della Johnson & Johnson, che ha sempre negato la contaminazione con impurità di sostanze tossiche dei propri prodotti.

Dopo la notizia del ritiro del lotto contaminato, Johnson & Johnson, venerdì ha perso il 6% a Wall Street. L’azienda è al centro di 15500 mila cause legali da parte di consumatori proprio a causa di tumori e altri danni alla salute attribuiti all’uso di prodotti al talco del suo marchio.

Anni funesti per Johnson & Johnson

Quest’anno, il gruppo ha ricevuto mandato di consegna dei documenti relativi ai suoi prodotti. Negli ultimi anni diverse sentenze hanno dato torto alla società. L’anno scorso Johnson & Johnson è stata condannata a risarcire 22 donne con 4,7 miliardi di dollari, perché il talco avrebbe causato loro un cancro alle ovaie.

La società è stata anche condannata al pagamento di 11,8 miliardi di dollari assegnati a un uomo a cui è cresciuto il seno dopo aver assunto un farmaco per autismo. Secondo un’indagine del New York Times, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, i vertici della Johnson & Johnson erano da decenni a conoscenza dei rischi di contaminazione da amianto, ma hanno sempre nascosto i rischi ai consumatori.

Poco tempo fa Johnson & Johnson è stata anche condannata a pagare 572 milioni di dollari per “danni pubblici”, per aver pubblicizzato e venduto in modo ingannevole antidolorifici che creano dipendenza. Johnson & Johnson ha commercializzato gli oppioidi come sicuri ed efficaci tra medici e pazienti.

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