L'Inter diventa cinese e la Juventus resta italiana

Questa mattina la notizia ufficiale che l’Inter e la Suning Holdings Group hanno raggiunto “la firma di una storica partnership strategica”. Il colosso asiatico dell’e-commerce ha rilevato da Erick Thohir il 68,5% del club nerazzurro come confermato dal presidente del gruppo Zhang Jindong.

Il forte legame di identificazione e appartenza alla club della propria città, almeno a Milano, se ne va in frantumi. Nomi come Carlo Masseroni, Angelo Moratti, papà di Massimo, Fraizzoli, Pellegrini, fino a Moratti jr, erano il simbolo di quei imprenditori che si innamorano della propria città e della squadra di calcio che la rappresenta.

Questo “sentimento di appartenenza” oggi non c’è più. Esce di scena anche Moratti che aveva partecipato all’inizio della metamorfosi interista con l’arrivo di Erick Thohir. Da oggi tutte le decisioni sul futuro saranno prese a Nanchino, a 9000 chilometri di distanza da Milano. Dalla proprietà al campo di gioco, la delusione viene completata nel vedere che l’Inter non schiera nemmeno un giocatore, non diciano di origini milanesi, o almeno lombarde, ma nemmeno italiane!

La gloriosa storia dell’Inter viene trasformata oggi in puro affare industriale dove

l’importante è il cinismo dei soldi. Riusciranno i tifosi milanesi, oggi è toccato all’Inter e domani toccherà al Milan, a mandare giù il rospo e andare allo stadio per tifare una squadra che di italiano non ha veramente più nulla? E poi, è vero che il calcio unisce i due estremi e non conosce confini, ma ci chiediamo: come faranno i migliaia tifosi che votano Lega ad andare al Giuseppe Meazza di San Siro contro le proprie ideologie e tifare per una squadra cinese?

Mentre a Torino, la Juventus continua ad essere gestita da una famiglia italiana, la famiglia Agnelli, e non per questo ci stanno rimettendo soldi, anzi, a Milano oggi è stato frantumato, disintegrato, annullato, un pezzo importante della storia del calcio. A nostro parere è una metamorfosi che durerà ancora parecchi anni, almeno nei cuori dei tifosi milanesi e in particolare quelli interisti. Dicono che con i soldi si compra tutti ma riusciranno a comprare anche l’affetto degli interisti?