Categories: Scienze / Ambiente

Il gatto, killer spietato, pericolo per l’ecosistema

GATTI, SQUALI, LEONI E ESSERI UMANI – Ecco i più pericolosi assassini. I gatti domestici (Felis silvestris catus) uccidono tra 1,4 miliardi e 3,7 miliardi di volatili e fino a 20 miliardi di piccoli mammiferi e roditori ogni anno, secondo i dati pubblicati sulla rivista specializzata Nature Communications, elaborati dai ricercatori dello Smithsonian Conservation Biology Institute e dal Fish and Wildlife Service degli Stati Uniti. I gatti randagi, soprattutto, sono “probabilmente la fonte più grande di mortalità di origine antropica per gli uccelli e i mammiferi degli Stati Uniti”.

Insomma, uccidono più i gatti che i veicoli e i veleni, con un grande impatto sulla fauna selvatica degli Stati Uniti. In America, questa notizia sta già diffondendosi in parallelo con avvisi ai proprietari di gatti che i gatti possono essere anche pericolosi per la salute umana. Immediati i riferimenti a toxoplasmosi e rabbia felina, che il gatto domestico libero di circolare all’esterno dell’abitazione può contrarre dal contatto con specie selvatiche. Si riaccende il dibattito tra gli animalisti sostenitori delle comunità di felini e contro l’eutanasia dei randagi e gli ambientalisti che vorrebbero veder diminuire il numero di gatti randagi o comunque liberi di muoversi all’aperto.

A parte la demonizzazione deprecabile dei compagni a quattro zampe di tante famiglie, anche il gatto più grazioso e coccolone è comunque un mammifero carnivoro della famiglia dei felidi. Nella natura dei gatti è di essere veri e propri killer che colpiscono gli animali selvatici, a tal punto che i ricercatori hanno chiesto alle autorità americane di trovare dei modi per diminuire il loro impatto ambientale. “Per mantenere l’integrità dei nostri ecosistemi, dobbiamo proteggere gli animali che rivestono un ruolo importante negli ecosistemi“, ha affermato George Fenwick, presidente della American Bird Conservancy. “Ogni volta che perdiamo delle specie di uccelli o ne vengono soppressi un gran numero di esemplari, stiamo alterando gli ecosistemi da cui dipendono gli stessi esseri umani. Questo problema ha chiaramente bisogno di attenzione immediata“.

Allora? Il gatto di casa va circoscritto nella sua azione: se esce di casa va tenuto d’occhio dal proprietario, onde evitare che metta in atto la sua strategia di caccia: l’agguato! Peccato che così i nostri amici felini non potranno portarci più a casa qualche animale catturato per farcene dono, niente trofei di caccia, per ora almeno in America.

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