Una teoria basata sulla ricerca scientifica pubblicata dal Journal of Geophysical Research ha suggerito che la Luna sia stata originata da una grande nuvola di roccia sulla Terra.
La formazione della Luna è stata un grande mistero per molti anni e la sua origine potrebbe essere risolta adesso. Una teoria suggerisce che la Luna sia emersa da una nuvola ribollente di roccia vaporizzata che ha assunto una forma a ciambella all’interno della Terra.
Lo studio, pubblicato sul Journal of Geophysical Research, ha mostrato che un nuovo tipo di oggetto planetario chiamato “sinestia“, 10 volte la dimensione della Terra, si forma quando una collisione tra oggetti di dimensioni planetarie si traduce in una massa di roccia rapidamente rotante fuso e vaporizzato con parte del corpo in orbita attorno a sé.
“La sinestia è un ipotetico oggetto planetario, costituito da una massa di roccia vaporizzata rapidamente rotante in una conformazione a ciambella, che secondo alcuni studi si potrebbe formare in seguito a un impatto tra corpi celesti”, fonte Wikipedia.
I ricercatori hanno sottolineato che il processo inizia con un “seme“, una piccola quantità di roccia liquida che si accumula proprio nel centro della struttura a forma di ciambella. Quando la struttura si raffredda, la roccia vaporizzata si condensa e piove verso il centro della sinestia. Parte della pioggia corre verso la Luna e la fa crescere.
Il tasso di pioggia è circa 10 volte quello di un uragano sulla Terra. L’intero processo si verifica in modo straordinariamente veloce, con la Luna che emerge dalla sinesia in poche decine di anni, e la Terra che si forma intorno a mille anni più tardi.
Gli attuali modelli di formazione lunare suggerivano che la Luna si fosse formata come risultato di un colpo tra la Terra primitiva e un corpo delle dimensioni di Marte, comunemente chiamato Theia. Secondo il modello, la collisione tra la Terra e Theia ha gettato pietre e metalli fusi in orbita che si sono scontrati per formare la luna.
“Theia è un ipotetico pianeta antico nel primo sistema solare che, secondo la “gigantesca ipotesi d’impatto”, si scontrò con Gaia circa 4,5 miliardi di anni fa. Secondo l’ipotesi, Theia era un trojan terrestre delle dimensioni di Marte, con un diametro di circa 6102 km”, fonte Wikipedia.
Mettere abbastanza massa in orbita sullo stadio canonico è in realtà molto difficile, e c’è una gamma molto ristretta di collisioni che potrebbero essere in grado di farlo, dicono gli autori dello studio. “Ci sono solo un paio di gradi di angolo di impatto e una gamma molto stretta di grandezze … e anche in questo caso alcuni impatti continuano a non funzionare”.
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