Roma, la Città Eterna, non è solo un museo a cielo aperto di monumenti, palazzi nobiliari e opere d’arte, ma anche un luogo dove le tradizioni culturali si sono mantenute vive nel tempo. Tra queste, i giochi antichi occupano un posto speciale, testimoniando come i Romani, pur impegnati nelle loro attività quotidiane, trovassero il tempo per il divertimento e lo svago. Alcuni di questi giochi sono arrivati fino ai nostri giorni, mantenendo vivo un legame con il passato, altri si sono trasformati dando vita a passatempi che ancora oggi in molti amano.
Tra i giochi più diffusi nell’antica Roma troviamo sicuramente quelli con i dadi e con le carte. Anche se le carte di quei tempi erano più spartane nell’aspetto rispetto a quelle moderne, il divertimento era comunque garantito. I Romani giocavano a giochi come la zecchinetta, la bassetta, il faraone, il caffo e il trenta quaranta. Questi giochi, seppur con nomi e regole diverse, hanno ispirato i moderni giochi di carte come la scopa e la briscola. Oggi questi giochi sono considerati tra i preferiti sotto l’ombrellone, durante le festività natalizie o pasquali e molti giocatori amano dedicarsi a questi piacevoli passatempi anche online sulle diverse piattaforme di gioco digitali.
Un altro gioco tradizionale nell’antica Roma era la Ruzzola: niente carte, stavolta, solo spazi aperti in cui poter lanciare un disco di legno (o una forma di formaggio), legato a una corda, il più lontano possibile lungo una strada. Questo gioco richiede il giusto equilibrio di forza, precisione e abilità nel movimento del polso e poteva essere giocato sia in squadre che individualmente, con l’obiettivo di raggiungere un punto specifico o semplicemente di lanciare il disco più lontano possibile. La ruzzola è tuttora praticata, con federazioni sportive che organizzano campionati nazionali e internazionali, mantenendo viva una tradizione antica.
Parlando di giochi antichi è impossibile non citare la morra, ancora oggi molto popolare. Questo gioco richiede velocità di ragionamento, riflessi pronti e un certo grado di aggressività. Non serve alcuno strumento per giocare: solo le mani e l’intelligenza dei partecipanti. Si gioca generalmente in cerchio, uno contro uno: i giocatori devono “lanciare” numeri con le dita d’una mano e indovinare la somma dei numeri mostrati da entrambi. Chi indovina la somma conquista il punto e mantiene la mano, sfidando il prossimo avversario. La morra, con la sua semplicità e il suo ritmo veloce, continua ad appassionare molti, conservando intatto il suo fascino attraverso i secoli.
Infine, non si può parlare di giochi antichi senza menzionare le bocce. Questo gioco, che ha visto un’evoluzione significativa nel corso dei secoli, è ora una disciplina sportiva riconosciuta a livello internazionale. Le regole sono semplici: avvicinare il più possibile le proprie bocce a un pallino lanciato sul terreno di gioco. La difficoltà sta nel lanciare con precisione, forza e strategia, cercando anche di allontanare le bocce degli avversari. Le bocce sono oggi praticate a livello agonistico, con federazioni, squadre e campionati mondiali che celebrano i campioni di questo sport tradizionale, ma rimangono anche uno dei più grandi divertimenti in spiaggia o al parco.
I giochi antichi di Roma, potremmo concludere, non sono solo un ricordo del passato, ma una testimonianza vivente della capacità di questo popolo di combinare lavoro e svago. Questi giochi, che spaziano dalle carte alla ruzzola, dalla morra alle bocce, continuano a essere praticati e apprezzati, mantenendo viva una tradizione che affonda le radici nella storia millenaria della città.
Foto di Ian Talmacs su Unsplash.
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