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Calciatore greco Katidis, gol e saluto nazista – Video. Espulso a vita dalle Nazionali

GIORGOS KATIDIS – Festeggia un gol con il saluto nazista, il calciatore greco Giorgos Katidis della squadra AEK Atene, durante la partita con il Veria, il 16 marzo 2013. Il gol è stato decisivo per la partita, finita 2-1 per la squadra di Katidis, ma anche per la sua carriera di calciatore. Il centrocampista, per decisione della Federcalcio greca ΕΠΟ, è stato escluso a vita da tutte le Nazionali.

Per il calciatore ha già porto le scuse ufficiali l’allenatore dell’AEK, Ewald Lienen, come si può vedere nel video a fine articolo, e lo stesso calciatore, sostenendo una sorta di inconsapevolezza del significato del saluto a braccio teso verso i tifosi. Ma per la Federazione a nulla è valso il messaggio, postato anche su Twitter, in cui Katidis spiega: “il gesto non significa qualcosa per me, semplicemente volevo festeggiare”.

Convocata straordinariamente oggi, domenica 17 marzo 2013, la Federcalcio greca, dopo aver esaminato i dati, ha deciso all’unanimità che l’azione del giocatore, di natura razzista, colpisce profondamente le vittime delle atrocità naziste ed è contro il carattere pacifico e profondamente umano del calcio, passando così alla condanna categorica. L’esclusione a vita di Giorgos Katidis da tutte le squadre Nazionali.

A fine articolo il video del gol, del momento in cui Katidis tende il braccio e la mano nel saluto nazista, e le interviste all’allenatore della squadra e allo stesso calciatore, che rivendica la sua ingenuità sul significato di quel gesto, che pure ammette di sapere collegato ad “Alba Dorata”, il partito greco di estrema Destra.

Nel video passano anche i cartelli con le frasi di critica della Sinistra democratica, che sottolinena come, nel giorno in cui Salonicco onora la memoria di migliaia di ebrei condotti dai nazisti nei forni crematori di Auschwitz, nello stadio Olimpico di Atene un tessalonicese ha salutato al modo nazista. Forse, continua il messaggio scritto, “il signor Katidis non sa che l’AEK è una squadra di profughi che ha pagato a caro prezzo il razzismo e il fascismo“. La Sinistra democratica fa riferimento ai profughi della Catastrofe dell’Asia Minore del 1922.

La risposta alla Sinistra democratica, che si chiede quale sarà la reazione degli organi competenti, è arrivata con la decisione della Federazione. La ΕΠΟ (Ελληνική Ποδοσφαιρική Ομοσπονδία), Federazione greca calcio, prenderà tutte le misure necessarie per preservare la natura pacifica del calcio e per promuovere i valori della solidarietà, la cooperazione e il rispetto.

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