BIKINI BRIDGE – Scherzo più che tendenza. Topic trend da qualche giorno l’hashtag #bikinibridge, con cui donne magre e magrissime hanno postato su Twitter foto riprese in modalità “selfie” dello spazio tra il bikini e la regione pelvica. Ma quel vuoto che fa scomparire dall’attenzione visiva, soprattutto degli uomini, il paesaggio sullo sfondo, è solo il pretesto per una bufala in Rete, come tante altre a cui si presta internet.

No, non voleva essere un incoraggiamento alla magrezza eccessiva, all’anoressia e al ricorso alla chirurgia estetica per ottenere forme altrimenti irraggiungibili, ma solo una bufala lanciata sul web dal sito 4chan e diventata virale, purtroppo.

Bikini bridge: tradotto letteralmente “bridgesignifica ponte, ne hanno parlato le principali testate, in America e in tanti altri paesi del mondo, prima che in Italia; ma alla base non c’è una vera tendenza, solo un paio di tweet di celebrità, un blog furbo e spiritoso e un hashtag. Lo sottolinea il Thelegraph, ma ormai la nuova versione della faccenda sta facendo anch’essa il giro del web.

Bikini bridge però ha attirato parecchio l’attenzione, e ancora si dibatte in Rete se una tale tendenza sia plausibile o no, vera o solo uno scherzo dalla vita breve.

In pratica il tema “bikini bridge” è diventato virale, la bufala di 4chan ha funzionato; un buon motivo per riflettere su come viene visto il corpo della donna nella società moderna.

Bufale sul web ne circolano tante: falsi decessi e idee folli. L’ultima della serie, in Italia, il suicidio di Michele Misseri, lo “Zio Michele” di Avetrana. Ma chi non ricorda quelle più clamorose?

La bufala #bikinibridge va al di là di una burla internet: donne e ragazze vulnerabili potrebbero, anche se sanno che è uno scherzo, vedere le foto dei bikini bridge condivise sui social media e sulla piattaforma tumblr.com (da cui abbiamo tratto la foto che correda l’articolo) come un esempio da emulare.