Un nuovo studio pubblicato lunedì sulla rivista Current Biology rivela che le tempeste solari possono interferire con la capacità delle balene di nuotare e le incoraggerebbero a spiaggairsi sulla costa. Gli scienziati della Duke University (North Carolina, USA) sottolineano che molti dei cetacei che si incagliano non hanno segni di malattie o lesioni, quindi stimano che si sarebbero disorientati. Questi specialisti hanno analizzato i registri delle balene grigie dal 1985 al 2018 e hanno concluso che erano più frequenti quando le tempeste solari hanno colpito la Terra.
Da un lato, questi fenomeni altererebbero il campo elettromagnetico della Terra e ciò darebbe alle balene informazioni errate sulla loro posizione. Dall’altro, interferirebbero con il magnetorecettore dell’animale e ne limiterebbero la capacità di orientamento. Pertanto, questi esperti hanno confrontato la frequenza degli spiaggiamenti in relazione al rumore in radiofrequenza in un’onda di 2,8000 MHz, responsabile dell’alterazione dell’orientamento magnetico in diverse specie.
Allo stesso modo, hanno analizzato gli spiaggiamenti con le variazioni dell’indice Ap, che misura lo spostamento del campo magnetico terrestre, ma questo test non ha dimostrato che le balene varieranno più spesso quando saranno più grandi.
According to graduate student Jesse Grander, solar storms don't just disrupt our communications satellites but could also scramble the navigational sense of California gray whaleshttps://t.co/Co8Ih8GIT5
— Duke University (@DukeU) February 24, 2020
Sebbene i risultati della ricerca siano coerenti con l’ipotesi che il rumore a radiofrequenza causi errori di magneto-prospezione, questi esperti ricordano che i risultati non sono definitivi perché influenzano più variabili.