Il 15 aprile 2020, le antenne di cattura dei satelliti che esplorano l’universo sono state sorprendentemente attivate. Un’intensa esplosione di energia attraversò l’orbita di Marte. È stato breve, circa 140 millisecondi. Tuttavia, è stato sufficiente per essere registrata.
Questo evento ha immediatamente spinto gli scienziati a indagare su cosa si trattasse e da dove provenisse. In primo luogo, l’unica cosa certa era che dovevamo guardare fuori dal nostro sistema solare. Anche in un’altra galassia. Poi, dopo nove mesi esatti di ricerca, hanno trovato la sua origine.
Questo intenso bagliore che è passato attraverso il pianeta rosso ha avuto origine da una magnetar o stella di neutroni. E’ stato verificato che ha un intenso campo magnetico, e che si trova anche in una galassia a spirale a 11,4 milioni di anni luce di distanza.
Il gruppo di ricercatori appartiene all’Università di Johannesburg. Hanno identificato l’esplosione di energia come GRB 200415A. Diversi satelliti e sonde spaziali hanno registrato il suo passaggio, inclusa la Stazione Spaziale Internazionale (ISS).
Gli scienziati sanno da tempo che le supernove emettono questo tipo di raggi gamma nel resto dell’universo. In effetti, per ora sono considerati gli eventi a più alta energia nelle galassie. Erano stati rilevati quando puntavano direttamente sulla Terra. Mai prima d’ora erano stati scoperti puntando verso un altro corpo celeste, come Marte, in questo caso.
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