Al contrario di quello che ci si potrebbe aspettare, le piogge hanno devastato le specie microbiche del deserto di Atacama in Cile. Gli studiosi sono sul luogo per scoprire analogie tra Marte e la Terra, visto che è il luogo più arido del mondo. Ecco perchè adesso gli scienziati si chiedono se possa essere accaduta la stessa cosa sul Pianeta Rosso.
Il deserto di Atacama è famoso per essere considerato il deserto più arido del pianeta. Questo lo rende una regione piuttosto inospitale per la vita, anche se molti microrganismi sono in grado di adattarsi alle condizioni climatiche estreme e che in questo luogo prevalgono e proliferano senza problemi. Quando queste condizioni estreme cessano improvvisamente di essere tali, come nel caso delle precipitazioni del caso, gli organismi adattati si trovano di fronte a un ambiente in cui la loro sopravvivenza è molto complicata. Queste conclusioni possono essere tratte dallo studio pubblicato da un gruppo di scienziati del Centro di Astrobiologia del CSIC, in Nature Scientific Reports.
La ragione di questa “disavventura”, secondo gli autori dello studio, è che i microorganismi erano molto adatti all’aridità, quindi non potevano sopportare l’acqua in eccesso prodotta dalle piogge.
Il deserto di Atacama è uno degli analoghi terrestri di Marte più studiati. Infatti, sarà il secondo e ultimo campo di prova del Rover della missione ExoMars, che ha recentemente effettuato i primi test sul terreno nel deserto di Almeria. Pertanto, quello che è successo in questo paesaggio cileno potrebbe essere una buona similitudine di quello che è successo sul Marte in era primitiva. Se così fosse, potrebbe esserci ancora una traccia di quella vita? Il tempo e le missioni su Marte, con le ultime scoperte sulla presenza di acqua, che stanno per arrivare sul pianeta rosso lo diranno.