Alimenti secchi: tipi di confezionamento

alimenti secchi tipi di confezionamento

Esistono varie problematiche di cui preoccuparsi quando si confezionano gli alimenti. La gran parte riguardano la necessità di mantenere un alimento salubre e incontaminato dal momento della produzione fino a quando viene consumato nelle case. Oltre a questo le confezioni devono permettere di trasportare un alimento agevolmente, così come accade per qualsiasi altro prodotto. Quando gli alimenti da confezionare sono secchi e asciutti le problematiche possono però diminuire leggermente, soprattutto nel caso di alimenti che durano a lungo sugli scaffali.

Il confezionamento in busta

Una delle più semplici modalità di confezionamento degli alimenti secchi comporta l’inserimento degli stessi in buste, in materiale plastico che non rilascia sull’alimento alcun genere di sostanza. Tale soluzione si presta perfettamente anche per la preparazione di packaging per biscotti personalizzato, o di buste adatte alla vendita di prodotti secchi sfusi. Infatti i film plastici utilizzati per produrre buste e sacchetti sono facilmente stampabili, pre confezionamento o dopo lo stesso, in modo da poter inserire le grafiche più adatte ad attirare il pubblico, oltre che ai dati necessari per legge.

Si tratta poi di confezioni versatili, che possono contenere varie tipologie di alimenti secchi e che si possono quindi sfruttare per tanti prodotti diversi tra loro. Si producono buste monoporzione, così come sacchetti che contengono varie monoporzioni o quantitativi di alimento che superano i 500-1000 grammi. Per le confezioni più grandi spesso si integra nella busta un sistema di chiusura, o lo si inserisce a parte. In questo modo è possibile mantenere l’alimento a lungo.

Il sottovuoto

Un’altra modalità di confezionamento degli alimenti secchi è il sottovuoto. Le buste sono in questo caso prodotte con materiale più resistente; una volta riempite, un sistema apposito toglie tutta l’aria in eccesso. Il prodotto secco che può essere confezionato sotto vuoto non deve essere fragile, quindi nelle fasi di lavorazione non si romperà e sopporterà una certa quantità di schiacciamento. Si usa il sottovuoto con alimenti quali riso, pasta, cereali o caramelle.

Senza aria all’interno della confezione si aumenta in modo elevato la durata della shelf life dell’alimento, perché batteri, insetti e muffe non possono svilupparsi. La confezione può così essere conservata per vari mesi, senza che l’alimento si modifichi in alcun modo o possa deteriorarsi. Con alcuni alimenti a tale scopo si producono buste opache alla luce, in modo che essa non penetri all’interno, portando a un significativo deterioramento degli ingredienti dell’alimento.

Cosa c’è sulle confezioni

Che una confezione contenga alimenti umidi, secchi, freschi o a lunga conservazione influisce poco sulle informazioni che le normative richiedono sul pacchetto esterno. Tali informazioni devono essere facilmente fruibili da parte del consumatore, quindi devono essere presenti su tutte le buste o sulla eventuale confezione esterna.

Oltre alle decorazioni dettate dal marketing del prodotto, le informazioni che devono essere presenti sempre sulle confezioni comprendono: la denominazione del prodotto, il metodo di conservazione e l’eventuale modalità di cottura per il consumo. Devono altresì essere presenti notizie che riguardano il luogo di produzione, la presenza di allergeni, anche se solo in contaminazione e quindi non compresi tra gli ingredienti. Questi ultimi devono essere poi elencati, in ordine di quantità partendo da quello maggiormente presente. È necessario anche stampare sulle confezioni la tabella nutrizionale dell’alimenti, che contiene un elenco preciso delle quantità di macronutrienti disponibili, nella singola porzione e in 100 g di prodotto.