Il territorio della Valle d’Itria è una delle zone d’Italia a maggiore frequentazione turistica, sia a livello nazionale sia internazionale. Le numerose bellezze naturali, paesaggistiche e architettoniche infatti, a cominciare dai grandi agglomerati di Trulli, attirano un elevato flusso di visitatori e perfino grandi personalità dello spettacolo e della moda, come Dior.
Ma le Murge dei Trulli sono da sempre un territorio di elezione anche per gli appassionati della campagna e dell’agricoltura; questa zona, infatti, è nota soprattutto per le colture di olivi e vigneti da cui si ricavano dei pregiatissimi vini bianchi, primi tra tutti il Locorotondo DOC e il Martina Franca DOC.
Di conseguenza anche questo territorio, come molti altri dalle caratteristiche simili ma situati in altre regioni d’Italia, è interessato dal fenomeno della rinascita della piccola agricoltura, o agricoltura fai da te come molti la definiscono per distinguerla dalle grandi realtà che operano su scala industriale.
Sono in netto aumento i giovani al di sotto dei 35 anni che hanno puntato tutto su questo settore dando vita a delle aziende agricole di piccole dimensioni; di queste aziende poi, almeno sette su dieci sono riuscite ad andare oltre la semplice coltivazione e sono state in grado di sviluppare anche attività di trasformazione e vendita diretta dei prodotti, di creare fattorie didattiche e di sperimentare l’agricoltura sociale, creando così nuovi posti di lavoro e inserendo anche persone appartenenti a categorie svantaggiate.
Cominciare a piccoli passi è possibile
Secondo una recente analisi di Coldiretti, la passione, la professionalità e le innovazioni che i giovani stanno portando nel settore dell’agricoltura, a cominciare dall’introduzione e sfruttamento delle energie rinnovabili, ha permesso alle loro aziende di incrementare la superficie coltivabile del 54% e il numero degli occupati del 50% rispetto alla media, con un conseguente aumento del 75% sul fatturato.
Molti potranno obiettare che parte di questi dati sono provenienti da realtà agricole già esistenti ed ereditate da generazioni precedenti; in realtà una larga fetta di queste aziende sono state create soltanto di recente, da parte di giovani provenienti da tutt’altro tipo di formazione e quindi da considerare a tutti gli effetti agricoltori di prima generazione, del tutto privi di esperienza in questo settore. La maggior parte di questi, inoltre, decidono consapevolmente di coltivare secondo metodologie biologiche.
Questo dimostra che con la giusta motivazione è possibile anche partire da zero e procedere a piccoli passi, acquisendo l’esperienza e le conoscenze necessarie lungo il cammino.
Internet e le nuove tecnologie
A dare una mano ai giovani agricoltori ci pensano anche le nuove tecnologie, soprattutto Internet che è in grado di fornire diversi strumenti utili per la crescita in questo settore.
È quasi superfluo, invece, ricordare il grande valore che internet ha come risorsa economica, in quanto funge da piattaforma dove una neonata azienda agricola può ottenere visibilità e di conseguenza maggiori opportunità dal punto di vista commerciale.
Le attrezzature necessarie per chi parte da zero
Come si fa a mettere in piedi un’azienda agricola partendo da zero e con risorse limitate? La risposta è semplice, bisogna cominciare per gradi, fissando dei piccoli obiettivi da raggiungere volta per volta.
Il tipo di coltivazione a cui si intende dare luogo è molto importante per la scelta delle attrezzature; se si tratta di un vigneto o di un uliveto, per esempio, è preferibile orientarsi verso attrezzature come atomizzatori e abbacchiatori, mentre per coltivazioni di ortaggi e altri vegetali è fondamentale l’acquisto di una motozappa per la periodica lavorazione del terreno.
L’irrigazione del terreno è fondamentale, quindi è imprescindibile organizzare un sistema coerente per portare l’acqua dove occorre e in modo intelligente, per evitare inutili sprechi; a questo scopo è di grande aiuto verificare l’eventuale presenza di falde acquifere sotterranee, che potrebbero rappresentare una notevole risorsa per una neonata azienda agricola. In questo caso diventa essenziale anche l’acquisto di una pompa sommersa (ecco alcuni esempi), da aggiungere a tutti gli altri elementi necessari alla creazione di un sistema di irrigazione efficiente e funzionale.
Per concludere rimanendo in tema, poi, non bisogna sottovalutare il prezioso apporto di Madre Natura; se ci si trova in una zona climatica con abbondanza di precipitazioni, infatti, è bene valutare l’idea di creare un sistema di raccolta e riutilizzo delle acque piovane.