Addio Emilie Dequenne, icona del cinema belga e premio Cannes
L’attrice belga Emilie Dequenne, vincitrice del premio come miglior interprete al Festival di Cannes nel 1999, si è spenta a soli 43 anni. La sua morte arriva dopo una lunga battaglia contro un raro e aggressivo tumore.
Emilie Dequenne, una delle attrici più apprezzate del panorama cinematografico internazionale, è venuta a mancare all’età di 43 anni, lasciando un vuoto profondo nel mondo del cinema. La sua carriera era decollata sin dal suo esordio nel 1999, quando, con la sua interpretazione nel film “Rosetta” dei fratelli Jean-Pierre e Luc Dardenne, aveva conquistato il cuore di pubblico e critica.
Il ruolo di una giovane donna alla ricerca di una vita migliore le valse il prestigioso Premio come Migliore Attrice al Festival di Cannes, un traguardo che segnò l’inizio di una carriera brillante e ricca di soddisfazioni.
La carriera straordinaria di Emilie Dequenne
Nata il 9 agosto 1981 a Belœil, un comune della provincia vallona dell’Hainaut in Belgio, Emilie Dequenne aveva iniziato la sua carriera cinematografica a soli 17 anni. Il suo esordio nel film dei Dardenne la catapultò immediatamente nel panorama cinematografico internazionale, grazie alla forza della sua interpretazione che riuscì a raccontare in maniera straordinaria la solitudine e le difficoltà esistenziali di un’adolescente.
In seguito a questo ruolo, Emilie vinse numerosi premi, tra cui il Chicago Film Critics Association Award come migliore attrice esordiente e il Joseph Plateau Award come miglior attrice belga.
La sua carriera proseguì con altre interpretazioni di successo, come nel film “À perdre la raison” (2012) di Joachim Lafosse, che le valse il premio per la Migliore Interpretazione Femminile nella sezione Un certain regard al Festival di Cannes.
L’attrice belga ha anche preso parte a film di grande successo come “Il patto dei lupi” (2001) di Christophe Gans, e nel 2017 in “Ci rivediamo lassù” di Albert Dupontel. La sua versatilità la portò a interpretare ruoli di grande intensità emotiva, che le permisero di vincere il César come miglior attrice non protagonista nel 2021 per il film “Les choses qu’on dit, les choses qu’on fait” di Emmanuel Mouret.
Il 2023 ha visto Emilie interpretare uno degli ultimi ruoli della sua carriera in “Close” di Lukas Dhont, un film che ha ricevuto una candidatura all’Oscar come miglior film internazionale. Con questa pellicola, l’attrice ha consolidato ulteriormente il suo status di icona del cinema belga e internazionale, purtroppo pochi mesi prima della sua morte.
La lotta contro il carcinoma adrenocorticale
Nel corso del 2023, Emilie aveva rivelato pubblicamente di essere affetta da una rara e aggressiva forma di cancro, il carcinoma adrenocorticale, un tumore che colpisce la corteccia surrenale, la parte esterna delle ghiandole surrenali, che è responsabile della produzione di ormoni vitali come il cortisolo, l’aldosterone e gli androgeni.
La malattia è estremamente rara, colpendo solo una o due persone su un milione ogni anno. La prognosi per chi soffre di questa patologia è spesso sfavorevole, anche a causa del fatto che viene diagnosticata in fase già avanzata.
Emilie aveva avuto il coraggio di affrontare la sua condizione in modo pubblico e commovente. Nell’ottobre del 2023, in un’intervista a “Sept à huit” su TF1, l’attrice aveva espresso il suo dolore per la crudezza della malattia e per i farmaci necessari per il trattamento: “In fondo, so per certo che non vivrò così a lungo come pensavo. Ho solo 43 anni. Ho sempre sognato di vivere almeno fino a 80 anni e di addormentarmi per sempre. È quello che chiedo.”
Pochi mesi prima della sua morte, in occasione della Giornata mondiale contro il cancro, Emilie aveva scritto sui social: “Che lotta dura! E non si sceglie…” parole che rispecchiano la sua forza e determinazione nella battaglia contro la malattia.
Nel maggio del 2024, nonostante le difficoltà, Emilie aveva avuto l’opportunità di salire nuovamente le scale del Palais del Festival di Cannes per celebrare il 25esimo anniversario di “Rosetta”, il film che le aveva cambiato la vita. Un gesto simbolico che, per molti, rappresentava la sua resilienza e la passione per il cinema che l’aveva sempre accompagnata.
Emilie Dequenne lascia dietro di sé un’eredità cinematografica che difficilmente verrà dimenticata. La sua morte prematura è una grande perdita per il mondo del cinema, ma il suo talento, la sua forza e la sua determinazione resteranno sempre vive nei cuori di chi l’ha conosciuta e ammirata.
Una carriera ricca di successi, premi e interpretazioni memorabili, che ha segnato la storia del cinema contemporaneo. Il suo esempio rimarrà un’ispirazione per le future generazioni di attori e cineasti.