Operazione Commerciale della Ferragni mascherata da campagna di Beneficenza? Si indaga

operazione commerciale della ferragni mascherata da campagna di beneficenza si indaga

Tempi difficili per Chiara Ferragni e di conseguenza anche Fedez: si potrebbe definirla “la coppia smascherata“. La Procura di Milano ha deciso di indagare sulle uova di Pasqua firmate Chiara Ferragni e sul loro legame con l’operazione di beneficenza. Il Nucleo di Polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza si occuperà degli accertamenti. Dolci Preziosi ha dichiarato di non essere coinvolta. Si sta verificando se si tratti di una campagna commerciale mascherata da beneficenza.

Chiara Ferragni sconvolta

Il caso delle uova benefiche della Ferragni

E’ stata Selvaggia Lucarelli ad aver sollevato il caso delle uova benefiche che promuovevano il sostegno a un progetto benefico per bambini con autismo. L’influencer avrebbe ricevuto un pagamento di 1,2 milioni di euro per aver concesso l’utilizzo della sua immagine, ma la donazione effettuata all’associazione sarebbe stata solo di 36mila euro in due anni. Lucarelli ha anche rivelato che i vecchi post promozionali sulle uova di Pasqua sono stati rimossi dalla pagina Instagram della Ferragni dopo alcune chiamate per approfondire la questione.

Chiara Ferragni Scandalo Pandoro Balocco

Il “pandoro gate” della Ferragni

La Procura di Milano ha avviato un’indagine preliminare riguardante le accuse di frode nei confronti dei consumatori, senza individuare però reati specifici o soggetti indagati. Le indagini sono state affidate alla Guardia di Finanza di Milano e potrebbero coinvolgere anche la pubblicità delle uova di Pasqua della Dolci Preziosi. Il Codacons ha presentato un’esposizione in diverse Procure, ma quella di Milano è stata la prima a dargli seguito. In seguito, potrebbe sorgere una questione di competenza territoriale considerando la residenza di Ferragni a Milano e la sede di Balocco in provincia di Cuneo. Secondo l’esposizione, la campagna di vendita del pandoro è stata considerata ingannevole ed aggressiva verso i consumatori, influenzando la loro capacità decisionale, soprattutto considerando la destinazione dei ricavati ai bambini malati.