MEDELLIN COLOMBIA – La morte di una bambina che ha contratto un pericoloso parassita mangia-cervello dopo aver nuotato in una piscina ha messo in allarme le autorità sanitarie colombiane.
Stefanía Villamizar, 10 anni, era in vacanza con la famiglia a giugno nella città di Santa Marta (Colombia) quando ha iniziato ad avere mal d’orecchi, accompagnato da febbre e vomito. Sebbene i sintomi si siano attenuati una volta tornata a casa, due settimane dopo ha avuto difficoltà ad alzarsi dal letto e ha iniziato ad avere convulsioni. Una settimana dopo è morta in un centro medico.
Inizialmente i sintomi furono trattati come otite, ma le sue condizioni peggiorarono. Dopo un mese di analisi, disposte dall’Istituto Superiore di Sanità, al minore è stata diagnosticata un’encefalite, un’infezione cerebrale causata dalla “Naegleria fowleri”, detta anche “ameba mangia-cervello”, che solitamente si trova nelle acque dolci, anche se si tratta di casi collegati a parchi acquatici, piscine e vasche idromassaggio.
Tatiana González, la madre di Stefanía, ha raccontato che, durante il suo soggiorno in un hotel a Santa Marta, sua figlia si è immersa nella piscina, contraendo apparentemente il parassita attraverso il naso e scatenando i sintomi.
La morte di Villamizar ha suscitato preoccupazione tra le autorità sanitarie, poiché si tratta del primo caso di questa patologia in Colombia negli ultimi anni.
L’infezione distrugge il tessuto cerebrale, causando infiammazione cerebrale e morte. È considerata rara tra gli esseri umani, ma secondo i Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie il suo tasso di mortalità è del 97% e delle 151 persone infettate lì tra il 1962 e il 2020 sono sopravvissute solo quattro persone.
Il nonno della bambina morta ha detto:
“La sua morte serva affinché il Ministero della Sanità e il Governo Colombiano adottino misure sanitarie e preventive in tutti i luoghi dove ci sono piscine, fiumi o spazi d’acqua dolce, dove si sviluppa questa ameba, e che i medici colombiani siano pronti a prendersi cura di questi tipi di casi“.