Una donna tedesca contro il colosso farmaceutico Bayer

Una donna tedesca contro il colosso farmaceutico Bayer

Una donna tedesca contro il colosso farmaceutico Bayer per alcune delle sue pillole anticoncezionali. Il giudizio è inziato giovedì nel tribunale di Waldshut-Tiengen, nel sud-ovest della Germania. Felicitas Rohrer (31 anni) accusa la pillola Yasmine della Bayer di essere la causa di una embolia polmonare che ha sofferto nel 2009, all’età di 25 anni. È la prima tedesca a presentare una querela contro il gigante farmaceutico di Leverkusen, causa iniziata nel 2011.

I sospetti contro le pillole tipo Yasmin che comprende Yasminelle e Yaz, a base dell’ormone drospirenone, sono già costate a Bayer quasi 2 miliardi di dollari, che ha pagato a circa 10 mila donne per evitare lunghe e costose controversie.

Rohrer e i suoi avvocati, accusano la Bayer di non aver informato a sufficienza sulla prospettiva dei rischi di tromboembolia associati a Yasminelle. Bayer considera “ingiustificate” le accuse contro il suo trattamento, autorizzato da tutte le agenzie farmacologice. Sostiene un “benefico rischio positivo” e la giustizia finora sembra essere d’accordo, almeno in Svizzera. Rohrer ha dichiarato che impugnarerà la sentenza, se fosse necessario.

Diversi studi hanno dimostrato che le pillole di terza e quarta generazione (a base di drospirenone e altri recenti progesterone) moltiplicano di due volte il rischio di tromboembolismo, rispetto a quella di seconda generazione.