Alla base del divieto dell’uso delle reti sociali ci sarebbe la non fiducia nella sicurezza dei dati. Una società fabbricante di pneumatici e compononeti automobilistici ha vietato così l’uso dei social come WhatsApp e Snapchat nei telefoni dei suoi dipendenti.
La nota azienda Continental ha atto sapere oggi che “questi servizi hanno lacune nella protezione dei dati, visto che possiede dati personali dei suoi utenti e dati confidenziali come contatti e informazioni di terze parti”.
Nel caso specifico di queste applicazioni social, l’accesso alla lista dei contatti non può essere bloccata. Per questo la responsabilità nel compiere alle leggi sulla protezione dei dati è trasferita ai suoi utenti.
Continental ha dichiarato che non vuole assumersi i rischi che questo include in termini di protezione dei dati. “La compagnia vuole proteggere i suoi lavoratori e soci commerciali”, evidenzia in un comunicato stampa. “Per noi, la sicurezza delle tecnologie e la fiducia che gli utenti pongono in loro ha la priorità”, ha dichiarato il consigliere delegato di Continental, Elmar Degenhart.
Lo scorso 25 maggio, in Europa, è entrato in vigore il nuovo Regolamento Generale sulla Protezione dei dati (RGPD o GDPR – General Data Protection Regulation), il quale obbliga alle imprese a chiedere all’utente, anche via internet, la sua autorizzazione per l’uso dei suoi dati.
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