La società russa Atomstroyexport, che ha costruito la centrale nucleare a 18 km a sud di Bushehr, ha detto che l’impianto è rimasto inalterato. “Il personale continua a lavorare a regime normale e i livelli di radiazioni sono completamente nella norma“, come riporta l’agenzia di stampa statale russa RIA.
L’Iran ha informato l’Agenzia internazionale per l’energia atomica delle Nazioni Unite che non vi è “alcun danno alla centrale nucleare di Bushehr e nemmeno emissioni radioattive dall’impianto“.
Mentre il timore iniziale di un incidente nucleare si allontana, le operazioni di soccorso sono proseguite nella notte in cerca di sopravvissuti ai crolli provocati dal terremoto, e di sostegno immediato per le centinaia di residenti che sono rimasti senza casa. Molti sono stati costretti ad evacuare le abitazioni per il pericolo rappresentato dalle scosse di assestamento, almeno 20 di forte intensità, di cui una questa mattina di magnitudo 5,6, alle ore 06:28 locali.
L’epicentro è nella stessa zona della prima scossa, ipocentro anche questa volta molto superficiale, 10 chilometri di profondità come per la scossa di ieri.
Tremano ancora l’Iran e il Bahrain. Dall’altra parte del Golfo, gli uffici in Qatar e Bahrain sono stati evacuati dopo il primo forte terremoto, il cui epicentro era 89 km a sud est del porto di Bushehr. Le scosse più forti, con magnitudo superiore a 4 gradi Richter, sono avvertite anche nel centro finanziario di Dubai.
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