Terremoto Oggi: INGV spiega la sequenza sismica in Mar Adriatico

Per tutto il giorno una sequenza sismica nel Mar Adriatico Centrale a nord delle Isole Tremiti, ha attirato l’attenzione dell’Istituto INGV Terremoti. Il primo evento sismico è avvenuto alle ore 04:21 italiane (06-12-2015 03:21 UTC), è stato di magnitudo ML 3,9. Nelle ore successive sono stati registrati altri 19 terremoti di magnitudo uguale o maggiore di 2,0. Sono 7 invece i terremoti che hanno avuto magnitudo tra 3,0 e 3,9 e 2 quelli di magnitudo maggiore di 4,0: il primo avvenuto alle ore 04:22 italiane di magnitudo Ml 4,0 (Mw 4,2), il secondo alle ore 17:24 italiane di magnitudo Ml 4,3 (Mw 4,4).

INGV Terremoti spiega: “Trattandosi di terremoti molto distanti dalla costa, la localizzazione e la profondità si calcolano con molta difficoltà con i dati della Rete Sismica Nazionale, essendo la prima stazione TREM distante circa 40-50 km dagli epicentri. La sismicità di queste ore si colloca all’interno della cosiddetta microplacca adriatica, un blocco relativamente stabile dal punto di vista geologico, se raffrontato con le aree adiacenti degli Appennini a ovest, le Alpi a nord e le Dinaridi a est.

In queste aree si concentra la deformazione tettonica e i terremoti sono frequenti. La microplacca adriatica, tuttavia, ha al suo interno della zone di deformazione che possono generare terremoti, anche se meno frequenti e di magnitudo mediamente inferiore alle aree montuose circostanti, come si vede dalla distribuzione della sismicità degli ultimi 30 anni”.

Nei dettagli INGV Terremoti evidenzia che “per il terremoto di questa notte di magnitudo Ml 4.0 (Mw 4.2) i sismologi dell’INGV hanno determinato un meccanismo focale con una forte componente trascorrente, mentre per l’evento di oggi pomeriggio di magnitudo Ml 4.3 (Mw 4.4) il meccanismo focale preliminare è compressivo. Al momento (ore 20.40) i questionari compilati su “Hai Sentito il Terremoto” per l’evento avvenuto alle ore 17:24 italiane di magnitudo Ml 4.3 indicano che il terremoto ha avuto dei leggeri risentimenti nelle zone costiere abruzzesi e pugliesi”.

Per ulteriori informazioni visita l’articolo pubblicato sul blog di INGV.