In queste ore di dolore arriva una bella notizia di integrazione riguardo il terremoto in Italia centrale. Migranti africani che sperano di iniziare una nuova vita in Italia dopo aver rischiato la vita attraversando il Mediterraneo, mercoledì si sono diretti verso la zona del terremoto per aiutare le persone locali che hanno perso tutto nel disastro.
I richiedenti asilo, provenienti dal Nord Africa e ospitati in una struttura di Monteprandone (Ascoli Piceno), indossando una tuta arancione brillante, si sono uniti ai circa 800 soccorritori che operano nelle aree disastrate. Utilizzando pale, zappe e rastrelli, il gruppo di circa 20 migranti ha contribuito a preparare il terreno per le tende e un campo per gli atterraggi di elicotteri.
Durante una pausa, i migranti, che sono tutti i musulmani, si sono inginocchiati per pregare nei pressi di una delle tende. “E’ stata una loro idea ha sottolineato il responsabile (Paolo Bernabucci, presidente del Gus, Gruppo Umana Solidarietà) del centro dove i richiedenti asilo vivono nell’Ascolano. Si sono offerti per dare una mano in questo momento tragico alla regione che li ospita”.
Nella marea di solidarietà, commenta Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, questo gesto, trascendendo ogni appartenenza, unisce nel dolore chi ha perso tutto nel terremoto a chi ha abbandonando affetti e paesi a causa di guerre o carestie.
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