Bevande gassate e zuccherate e non il cosiddetto “cibo spazzatura” nel mirino del Ministero della Salute. Balduzzi dichiara di non sapere nemmeno cosa è perché, precisa: “Non abbiamo allo studio alcuna ipotesi generale di tassazione sul cibo“, nessuna “food tax“.
L’ipotesi presentata da Balduzzi, invece, riguarda il prelievo di un importo pari a 3 centesimi di euro su bottigliette e lattine di bibite da 33 cl.
Risultati previsti per questa tassazione, peraltro ancora in fase di studio e aperta ad ulteriori discussioni, prima di tutto economici: introito previsto, 250 milioni di euro l’anno; poi un passo avanti verso la sensibilizzazione dei consumatori a limitare il consumo delle bibite.
Quei tre centesimi, inoltre, potrebbero essere destinati a “Iniziative di rafforzamento di campagne di prevenzione e di promozione di corretti stili di vita e ad alcuni interventi mirati in campo sanitario“, secondo le stesse parole del ministro Balduzzi.
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