La crisi economica in Italia non colpisce la dipendenza del gioco d’azzardo. I dati emersi dall’Agenzia Dogane e monopoli mostrano un’Italia che non bada a spese quando si tratta di gioco fisico e online tramite slot machine e videolotteries.
Nel I° semestre 2017 la spesa totale per questa tipologia di giochi ha toccato i 9,3 miliardi di euro. I dati sono contenuti nel bilancio relativo alla spesa nel gioco nel 2016 e nel I° semestre del 2017. C’è anche una classifica per città con la spesa più alta per gli apparecchi da gioco e qui Roma risulta essere a primo posto. Subito dietro Milano e Torino con la top ten che fa registrare una new entry, ossia la città di Prato.
La macchina mangiasoldi, è un sistema di gioco d’azzardo molto comune nei casinò, nei bar, nelle case da gioco e nei centri scommesse anche online, e che dimostra come molti italiani la scelgono per tentare la fortuna anche nei periodi di crisi. Quello delle slot machine è diventato anche un ottimo sistema per raccimolare soldi da parte dello Stato. Uno Stato che però dovrebbe per lo meno reinvestire in se stesso rilanciando il lavoro e l’economica di un paese che appare in crisi ormai da troppo tempo.
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