LONDRA – Pesante critica all’Italia da parte del sindaco di Londra, Boris Johnson. Durante un comizio a Manchester in occasione dell’apertura della campagna del fronte anti-Ue in vista del referendum sulla Brexit del 23 giugno, ha preso di mira il sistema bancario d’Italia.
“In Italia le banche hanno un buco nero di 360 miliardi di euro“, ha tuonato Jonhson facendo cenno ai cosiddetti bad loans, i crediti in sofferenza. Secondo il politico inglese, Roma vorrebbe risolvere puntando su una più stretta “unione fiscale e finanziaria” europea. Un disegno che, a dar credito al sindaco della capitale britannica, è destinato inevitabilmente ad avere “un impatto” anche sull’economia del Regno Unito, laddove il referendum non sancisca il “divorzio” da Bruxelles.
E’ sempre più chiaro che il sistema bancario italiano, dopo quello Cipriota e Greco, è il grande malato d’Europa, commenta Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”. Prima o poi i nodi arrivano al pettine. Nelle banche italiane, ci sono “ufficialmente” circa 200 miliardi di euro di crediti in sofferenza, cifra che in realtà è probabilmente doppia come ha dichiarato oggi il sindaco di Londra.
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