Lo aveva detto Matteo Renzi intervenendo al Tempio di Adriano all’iniziativa «We are the champions» il 20 Novembre 2014 (leggi l’articolo su ilmessaggero.it). Alcuni mesi dopo e la promessa e’ stata mantenuta. Da oggi, finalmente lo scontrino fiscale ci saluta e se ne va in pensione. Lo scontrino fiscale non sara’ piu’ necessario ma resta l’obbligo della fattura su richiesta del cliente, ad esempio per dimostrare un acquisto.
Per tutte le società che effettuano cessioni di beni e servizi a partire dal 2017 “è prevista la possibilità di trasmettere telematicamente all’Agenzia delle Entrate i dati dei corrispettivi” ossia degli incassi.
La novità è illustrata nel comunicato di Palazzo Chigi al termine del Consiglio dei Ministri sui decreti fiscali. In sostanza si tratta del superamento dello scontrino a fini fiscali.
Renzi aveva detto: «Dobbiamo eliminare gli scontrini attraverso la tracciabilità totale così che l’Agenzia delle Entrate non venga più avvertita come l’avvoltoio sulle spalle ma un advisor per le aziende».
Dopo questo provvedimento possiamo tornare a bere il caffè al bar senza paura di incorrere in odiose multe per la mancanza di richiesta dello scontrino fiscale. Non solo, ma anche il proprietario del bar rischiava pure la sospensione se veniva sorpreso per più di 4 volte (ossia 4 scontrini e non 4 verifiche) nell’arco di 5 anni a non emettere lo scontrino: una sospensione dell’attività da 3 giorni ad 1 mese.