Con la frase “Prima dimostrazione di televisione” Google ha pubblicato un doodle per celebrare il 90esimo anniversario di questo importante avvenimento. Il 26 gennaio del 1926, infatti, l’ingegnere scozzese John Logie Baird diede una nuova dimostrazione pubblica di televisione nel suo laboratorio di Londra ai membri del Royal Institution e alla stampa, appositamente convenuti. Da qui in pochi anni la televisione si sarebbe trasformata nell’ipnotico quadrato capace di controllare le masse. Vediamo come grazie al contributo di Wikipedia.

Prima dimostrazione di televisione

La televisione di Baird (nella foto qui sopra, clicca per ingrandirla) fu in seguito definita televisione elettromeccanica perché l’apparecchio di ripresa delle immagini e quello di visione si basavano su un dispositivo elettromeccanico inventato il 24 dicembre 1883 da Paul Gottlieb Nipkow, il disco di Nipkow. Nel 1929 iniziano a Roma e Milano gli esperimenti di trasmissione delle immagini utilizzando il disco di Nipkow.

Prima dimostrazione di televisione

La televisione elettronica fu realizzata per la prima volta il 7 settembre 1927 dall’inventore statunitense Philo Farnsworth nel proprio laboratorio di San Francisco.

Nel 1942 i due statunitensi John Vincent Atanasoff (fisico) e Clifford E Berry (ingegnere elettronico), realizzarono il primo computer elettronico digitale denominato Atanasoff-Berry Computer (brevemente ABC). Grazie a loro iniziò la rappresentazione digitale dell’informazione, sottoforma di codice binario. La potenza di calcolo necessaria per una televisione digitale diventa pero’ alla portata del consumatore medio solo negli anni ’90 del XX secolo. Infatti nel 1994, negli Stati Uniti, la Hughes Electronics diede avvio al primo servizio di TV digitale via satellite con la Direc TV mentre in Italia circa un anno dopo seguirono i servizi digitali satellitari di Telepiù.

In Italia i primi studi e le prime prove sperimentali di trasmissioni televisive furono effettuate a Torino a partire dal 1934, città che già ospitava il Centro di Direzione dell’EIAR (in seguito RAI), presso i locali del Teatro di Torino, attiguo alla sede storica di Via Verdi. Successivamente, l’EIAR stabilirà una sede a Roma, nel quartiere Prati, dove realizzerà la storica sede di Via Asiago 10 e a Milano, in Corso Sempione.

La cronologia della Storia della Televisione

1929: iniziano a Roma e Milano gli esperimenti di trasmissione delle immagini utilizzando il disco di Nipkow.
1932: nel Regno Unito vengono trasmessi programmi sperimentali dalla BBC col sistema Baird e successivamente col sistema Emitron (1934).
1935: il 22 marzo viene messo in onda dalla Germania nazista il primo programma televisivo regolare del mondo.
1936: viene dato un impulso alla visione di massa in occasione della XI Olimpiade di Berlino. Secondo alcuni la trasmissione del discorso di Adolf Hitler durante la cerimonia di apertura è stata la prima con una potenza sufficiente a superare l’orbita terrestre.
1936: inizia in Italia il monopolio radiotelevisivo con il codice postale e la convenzione per la concessione in esclusiva delle radioaudizioni circolari della EIAR.
1936: 2 novembre: la BBC inizia regolari trasmissioni televisive in “alta definizione” dall’Alexandra Palace di Londra, alternando inizialmente gli standard televisivi Baird (240 linee per quadro) ed Emi-Marconi (405 linee).
1937: 10 maggio: l’incoronazione di Re Giorgio VI è il primo evento trasmesso in diretta nella storia della televisione.
1939: il 30 aprile, in occasione dell’inaugurazione della Fiera Mondiale di New York, la NBC inizia negli USA regolari trasmissioni televisive.
1939: il 22 luglio a Monte Mario, vicino Roma, entra in funzione un trasmettitore sperimentale televisivo dell’Eiar (Ente italiano per le audizioni radiofoniche) costruito dall’azienda italiana SAFAR, con una potenza di 2 kW.
1939: 3 settembre: la BBC sospende i programmi televisivi in seguito allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale; a questa data sono circa 20000 gli apparecchi riceventi in funzione nel Regno Unito.
1940: il 31 maggio anche il trasmettitore sperimentale di Roma Monte Mario cessa le trasmissioni per l’approssimarsi dell’entrata in guerra dell’Italia; la grande antenna verrà poi smontata e trafugata durante l’occupazione nazista.
1941: 1º luglio: la NBC americana trasmette il primo spot pubblicitario televisivo (riguarda gli orologi Bulova).
1942: in gennaio le emittenti americane NBC e CBS sospendono le trasmissioni per il coinvolgimento degli USA nella guerra; solo 7000 sono comunque gli apparecchi televisivi in funzione nell’intero Paese, quasi tutti concentrati nella zona di New York.
1947: i delegati di 60 paesi presenti alla Conferenza mondiale delle radiocomunicazioni di Atlantic City decidono di chiamare “televisione” (in sigla “TV”) la trasmissione a distanza delle immagini in movimento.
1954: il 3 gennaio alle ore 11.00 ha inizio il servizio televisivo italiano sul Programma nazionale.
1955: negli Stati Uniti iniziano le prime trasmissioni a colori.
1956: le VII Olimpiadi invernali di Cortina d’Ampezzo sono le prime ad essere trasmesse in eurovisione. Quattro anni dopo toccherà alle Olimpiadi di Roma.
1957: in Italia nasce la rubrica pubblicitaria Carosello.
1960: la TV si diffonde molto rapidamente: in quell’anno è diffusa in cinquantasei paesi (un decennio più tardi, nel 1970 saranno pressoché raddoppiati: ben 104). Inoltre con la sentenza n. 59 del 6 luglio 1960 la Corte costituzionale ribadisce la legittimità del monopolio radiotelevisivo pubblico.
1961: il 4 novembre cominciano le trasmissioni del Secondo Programma.
1962: l’11 luglio ha luogo il primo esperimento di trasmissione in mondovisione attraverso il satellite artificiale Telstar
1964: in California nasce la prima pay-TV. Nello stesso anno, la XVIII Olimpiade di Tokyo è il primo grande evento sportivo trasmesso in mondovisione via satellite.
1966: Telediffusione Italiana Telenapoli, la prima televisione libera italiana via cavo. (Non tutti i libri di storia della televisione riportano quest’esperienza).
1967: In Francia e Germania iniziano le trasmissioni a colori.
1969: tra il 20 e il 21 luglio l’uomo sbarca sulla Luna: la trasmissione 25 ore sulla Luna – ricordata anche con il titolo L’uomo sulla luna – dura 28 ore consecutive in diretta televisiva via satellite viene seguita in mondovisione da più di 500 milioni di persone.

In quella notte ci fu un battibecco tra i giornalisti Tito Stagno (da Roma) e Ruggero Orlando (in collegamento telefonico da Houston) i quali non concordavano sul momento esatto dell’allunaggio: questo battibecco passò alla storia della televisione entrando a far parte dell’immaginario collettivo di molti telespettatori.
1971: Telediffusione Italiana Telenapoli introduce in Italia il colore nella TV via cavo, con 6 anni d’anticipo rispetto alla RAI. In Italia inizia a trasmettere la televisione privata Telebiella che è di fatto riconosciuta come la prima emittente libera italiana.
1974: Il 10 luglio la sentenza 225 della corte costituzionale e la sentenza 226 legittimano di fatto la televisione via cavo e la ripetizione in Italia delle emittenti televisive extraitaliane in lingua italiana. Contemporaneamente le due sentenze stabiliscono le condizioni minime per considerare il monopolio radiotelevisivo pubblico per le trasmissioni via etere in ambito nazionale conforme ai principi costituzionali; Nel contempo nascono le prime televisioni libere italiane via etere (verranno legittimate 2 anni dopo): Canale 21 (Napoli), Telealtomilanese (Busto Arsizio), GBR (Roma).
1975: il 14 aprile 1975 la legge 103/75 la cosiddetta legge di riforma della RAI, segna un cambiamento epocale nella storia della televisione; la TV di Stato passa dal controllo del Governo a quello del Parlamento: nasce ufficialmente la lottizzazione; si progetta la costruzione di una terza rete pubblica.
1976: con la sentenza n. 202 del 28 luglio si arriva al superamento della legge di riforma della Rai del 1975 e la legittimazione delle emittenti private via etere in ambito locale. Il 31 dicembre va in onda l’ultima puntata di Carosello. Termina dopo vent’anni quindi, la seguitissima trasmissione pubblicitaria di prima serata che tanto successo aveva riscosso sia nella fascia adulta che tra i più piccoli teleutenti. Nasce nel quartiere di Milano 2 (Segrate) l’emittente Telemilanocavo, fondata da Giacomo Properzj e Alceo Moretti. Due anni dopo l’emittente sarà comprata da Silvio Berlusconi.
1977: la RAI introduce nella TV italiana via etere il colore, già presente da tempo in altri paesi (le prime videocamere a colori, negli Stati Uniti, erano già in circolazione sperimentale durante la seconda guerra mondiale). A Legnano il 3 novembre comincia le trasmissioni Antenna3, emittente di proprietà di Renzo Villa e Enzo Tortora.
1979: il 15 dicembre iniziano le trasmissioni di Rai 3.
1980: TeleMilano, viene trasformata in capofila del network nazionale Canale 5. Il circuito PIN – Primarete Indipendente del gruppo Rizzoli dà vita al primo telegiornale nazionale privato: Contatto, diretto da Maurizio Costanzo.
1985: iniziano i primi esperimenti di TV ad alta definizione: vengono realizzati alcuni videoclip e documentari, ma l’idea non trova ancora realizzazione pratica perché la tecnologia ancora non è diffusa commercialmente su larga scala.
1997: compare sul mercato il primo televisore al plasma.
2000: la tecnologia LCD (Liquid Crystal Display), nata per i monitor dei personal computer, viene adottata anche nella costruzione degli apparecchi televisivi.
2002: nasce OrfeoTv, la prima televisione di strada – Telestreet che trasmette il proprio segnale su un cono d’ombra del centro di Bologna.
2003: il 1º dicembre il network televisivo Mediaset comincia le trasmissioni in digitale terrestre.
2004: il 3 gennaio, cinquant’anni dopo la nascita della televisione italiana, la RAI inizia a sua volta il servizio di trasmissione digitale terrestre; il 6 febbraio nasce Sportitalia, un canale televisivo gratuito interamente dedicato allo sport.
2005: la RAI inizia a Torino la sperimentazione della TV Mobile, basata sullo standard DVB-H da poco pubblicato.
2005: Mediaset e LA7 lanciano nuovi servizi sul digitale terrestre: la pay-per-view di vari eventi (partite di serie A, film, concerti…).
2006: L’emittente satellitare SKY Italia inizia a trasmettere eventi in Alta Definizione su quattro canali tematici. Veicolo per fare conoscere la nuova tecnologia sono le partite dei mondiali di calcio.
2008: Inizia lo switch-off per il passaggio dell’Italia al digitale terrestre: prima Regione a passare al nuovo sistema di trasmissione è la Sardegna. Il passaggio avverrà progressivamente, in tutte le regioni, e terminerà 4 luglio 2012.
2012: il 4 luglio cessano definitivamente le trasmissioni analogiche in Italia, dopo uno switch-off durato 4 anni.

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