Giovedì 14 aprile il Parlamento Europeo ha approvato, dopo quattro anni di lavoro, il registro dei passeggeri aerei (PNR). In pratica le compagnie aeree saranno obbligate a comunicare alle autorità le coordinate di tutti coloro che viaggiano sui voli provenienti da paesi terzi verso l’Unione Europea e viceversa.
Le capitali potranno poi decidere di estendere la misura ai voli interni. Servirà per la prevenzione, l’accertamento, l’indagine e l’azione penale nei confronti dei reati di terrorismo e quelli gravi. Il voto del Parlamento arriva dopo oltre quattro anni di lavoro sulla revisione delle norme comunitarie.
La decisione, osserva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è stata presa durante la plenaria con 461 voti favorevoli, 179 contrari e nove astenuti. La riforma andrà a sostituire l’attuale direttiva che risale al 1995, quando internet era ancora agli albori. Ora la direttiva dovrà essere approvata con un voto formale degli Stati membri in seno al Consiglio dell’UE.
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