Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha espresso il suo favore per l’introduzione dei pagamenti digitali anche nelle chiese italiane, una pratica già diffusa in molti altri Paesi. Durante un intervento all’evento organizzato da Nexi sui servizi per il terzo settore, Giorgetti ha sottolineato la necessità di modernizzare anche le modalità di offerta in ambito religioso, in linea con l’evoluzione tecnologica dei pagamenti.
“All’estero, è già normale fare offerte in chiesa utilizzando il POS. In Italia, invece, questa modalità è ancora poco diffusa”, ha dichiarato il Ministro. Secondo Giorgetti, l’introduzione dei pagamenti elettronici nelle chiese potrebbe rappresentare un passo importante verso la digitalizzazione di pratiche religiose e caritative, offrendo un’alternativa più pratica e moderna ai tradizionali metodi di pagamento, come il denaro contante.
Il Ministro ha inoltre spiegato che, affinché una parrocchia possa adottare il sistema dei pagamenti digitali, essa deve essere iscritta al terzo settore. Questo aspetto è cruciale per garantire che le offerte vengano gestite in modo trasparente e conforme alle normative fiscali. Giorgetti ha sottolineato come questa iniziativa rappresenti un segnale rivolto alla Cei (Conferenza Episcopale Italiana), invitandola a intensificare la presenza delle parrocchie nel contesto del terzo settore.
Nonostante le difficoltà iniziali, il Ministro ha espresso la speranza che il progetto possa essere un successo anche nelle parrocchie italiane, portando una ventata di innovazione nelle tradizionali attività religiose. “Speriamo che il progetto possa prendere piede nelle parrocchie”, ha affermato Giorgetti, aggiungendo un saluto speciale al Cardinale Zuppi, con cui ha condiviso un legame di amicizia.
Il concetto di donazioni digitali sta lentamente conquistando spazio anche in ambito religioso, offrendo ai fedeli un modo più conveniente e sicuro di contribuire alle necessità delle parrocchie. Se il progetto del ministro Giorgetti dovesse avere successo, si potrebbe assistere a un cambiamento nelle abitudini di offerta durante le celebrazioni liturgiche, portando anche un miglioramento nella gestione delle risorse economiche delle chiese.
L’adozione dei pagamenti elettronici nelle chiese potrebbe essere solo l’inizio di una trasformazione più ampia nel mondo religioso italiano. Con l’implementazione di soluzioni tecnologiche, come il POS, e l’integrazione delle parrocchie nel terzo settore, si aprono nuove opportunità per rendere le donazioni più facili, sicure e trasparenti. Se il progetto prenderà piede, le chiese italiane potrebbero finalmente allinearsi alle pratiche già adottate in altre parti del mondo.
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