Piloti ed assistenti di volo del gruppo Alitalia esprimono grande preoccupazione per una crisi della Compagnia ampiamente prevista parzialmente generata da fattori esogeni.
Era evidente l’impossibilità di produrre utili con l’attuale inadeguato dimensionamento di flotta e network, l’Anpac lo ripete da anni ma purtroppo a prevalere ad oggi sono state logiche di natura opaca e non industriale.
Il conto però finiscono per pagarlo sempre i lavoratori, con il sindacato che secondo qualcuno dovrebbe svolgere il mero ruolo di ammorbidente nella lavatrice aziendale.
Piloti ed assistenti di volo hanno già pagato circa 30 milioni di euro per il privilegio di essere acquisiti da Etihad, con la rinuncia alle tredicesime ed il contributo di solidarietà per i primi sei mesi del 2015.
Ci auguriamo che l’odierno piano industriale sia solo una prima bozza emergenziale, riteniamo serva qualcosa di molto più sfidante per mettere finalmente l’Alitalia in sicurezza e dare stabilità a chi ci lavora.
Una discontinuità totale rispetto alle dinamiche degli ultimi anni, senza timidezze ma con il coraggio della ragione.
Antonio Divietri