E’ terminato con successo lo sciopero del Personale Navigante di Alitalia. ANPAC ANPAV e USB LP hanno diffuso un comunicato stampa per ringraziare per l’adesione alta alla protesta dei suoi lavoratori.
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Ringraziamo tutti i Colleghi, Piloti ed Assistenti di Volo di Alitalia (foto), che hanno partecipato compatti e numerosi, ma riteniamo anche doveroso ringraziare il signor Cramer Ball, amministratore delegato, ed i suoi più stretti collaboratori. Solo grazie a loro, dopo un sonno durato più di otto anni, tutti e sette i sindacati presenti in Alitalia hanno scioperato insieme.
La pretesa della nuova Alitalia / Etihad di avere relazioni industriali “medievali” in una moderna azienda di trasporto aereo dimostra i suoi limiti e porterà ad altre azioni di sciopero.
Scioperi che il Personale Navigante di Alitalia farà non per privilegi di casta, per capriccio o per antichi retaggi, ma per diritti primari, diritti negoziati in forma di contratto e diritti morali.
Diritto al lavoro, lavoro negato, ad esempio a quella madre che accudisce da sola un figlio con un grave handicap e dopo trenta anni di servizio viene licenziata per aver superato il periodo di comporto a seguito di un infortunio sul lavoro.
Diritto di lavorare in un’azienda che rispetta il contratto di lavoro
O diritto di lavorare in un’azienda che rispetta il contratto di lavoro, negoziato e sottoscritto due anni fa con grandissimi sacrifici di Piloti ed Assistenti di Volo che hanno pagato di tasca
Questo cinismo degli attuali vertici aziendali, molto lontano dai valori morali ed etici solo predicati e mai realmente praticati, sarà combattuto duramente dai Piloti e dagli Assistenti di Volo di Alitalia, a tutela della propria dignità lavorativa e del futuro della stessa azienda, fortemente messo a rischio dalla manifesta incapacità manageriale.
Sciopero Alitalia: Non c’è pace senza giustizia
Non c’è pace senza giustizia, Cramer Ball si documenti su Adriano Olivetti e sul significato di Community Development; negli anni cinquanta Olivetti era antesignano dei computer e coinvolgeva i suoi dipendenti sapendo che il lavoro va considerato non per quanto vale, ma per cosa vale e che l’impresa, per avere successo, deve essere una “comunità di intenti e di interessi”.
Questo è il Made in Italy che dobbiamo prendere a riferimento se vogliamo tornare a crescere come compagnia aerea e come Paese e questo è quello che gli ospiti della Compagnia, i passeggeri, si aspettano da Alitalia e dal tricolore che veste le code dei nostri aerei.