Lo spazio dell’orologio del giorno del giudizio rimane alla distanza più vicina alla catastrofe, a causa delle continue e pericolose minacce che le armi nucleari, i cambiamenti climatici, le tecnologie dirompenti e il covid-19 presentano all’umanità.
Questo 20 gennaio, nel 75° anniversario della sua creazione, a questo orologio di riferimento mancano solo 100 secondi per raggiungere la mezzanotte, punto simbolo di un disastro globale. Pertanto, l’indicatore rimane a 23:58:20, la stessa ora di due anni fa e dell’anno scorso.
La decisione del Bulletin of Atomic Scientists, organizzazione no-profit statunitense, “non suggerisce in alcun modo che la situazione della sicurezza internazionale si sia stabilizzata. Al contrario, l’orologio resta il più vicino possibile all’apocalisse che metterebbe fine alla civiltà perché il mondo è ancora catturato in un momento estremamente pericoloso”, si legge nella dichiarazione.
L’organizzazione osserva che i fattori destabilizzanti per la sicurezza globale, i sistemi sanitari e l’ambiente sono esacerbati da “un’ecosfera di informazioni corrotte che mina il processo decisionale razionale”.
Il Bollettino offre consigli sui passaggi da intraprendere per gestire le minacce e riportare indietro l’orologio. Questi includono:
“I leader di tutto il mondo devono impegnarsi immediatamente in una rinnovata cooperazione nelle molte forme e piattaforme disponibili per ridurre il rischio esistenziale. I cittadini del mondo possono e devono organizzarsi per chiedere che i loro leader lo facciano, e rapidamente. La soglia della perdizione non è un luogo in cui perdere tempo”, ha sottolineato il Bollettino in una nota.
Il progetto Doomsday Clock è stato ideato nel 1947 da un gruppo di fisici dell’Università di Chicago (USA), che sulla copertina del loro Bulletin of Atomic Scientists hanno iniziato a pubblicare l’immagine di un orologio che è diventato un indicatore della vulnerabilità del mondo riflettendo il grado di minaccia dalla proliferazione nucleare e dal riscaldamento globale. Quando è apparso per la prima volta, le sue lancette erano 7 minuti prima di mezzanotte.
Già nel 1953, dopo che gli Stati Uniti e l’Unione Sovietica avevano testato i loro dispositivi termonucleari, l’orologio del giorno del giudizio segnò le 23:58, l’ora in cui tornò nel 2018 e nel 2019. L’anno più silenzioso fu il 1991, quando le lancette segnavano 17 minuti del cataclisma nucleare. La decisione su come muovere le lancette è presa dal consiglio del Bulletin of Atomic Scientists insieme ad esperti invitati, tra cui diversi premi Nobel.
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